Oggi Giuseppe Gulotta ha 58 anni, ne aveva 18 quando venne arrestato e, successivamente, condannato a vita per il duplice omicidio dei carabinieri Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta, commesso il 27 gennaio 1976 alla caserma "Alkamar" di Alcamo Marina. Recentemente a Firenze, nel corso di un incontro che si è tenuto a Palazzo Panciatichi, ha presentato la fondazione che porta il suo nome e che si occuperà di fornire assistenza legale, grazie ad uno staff qualificato, a soggetti le cui condanne presentano dubbi. Obiettivo, nel caso che questi dubbi vengano accertati, è quello di arrivare come nel suo caso alla revisione del processo.

‘La mia vita in carcere da innocente’

La storia di Giuseppe Gulotta è raccontata in un libro, edito da Chiarelettere, da lui scritto in prima persona insieme al giornalista Nicola Biondo. “Alkamar: la mia vita in carcere da innocente” contiene tutto il suo dramma, dall'arresto alle torture subite, i nove processi ai quali è stato sottoposto, la condanna a 22 anni di carcere. Ma anche sprazzi della sua vita privata, l'amore per Michela che ha conosciuto nel periodo in cui attendeva la sentenza del processoche lo condannerà all'ergastolo e per il figlio William che ha praticamente visto per anni soltanto nel corso dei colloqui settimanali.