Il fenomeno dell’eros virtuale a pagamento in Italia risale a poco più di un decennio fa. Fu nel 2005 che comparvero i primi siti che prevedevano l’esibizione delle webcam girl (all’estero esistevano già da qualche anno). Un tanto al minuto, anche due, tre o quattro euro che moltiplicati per tanti utenti possono dunque consentire ottimi guadagni. Gli introiti di chi gestisce questi siti che, ovviamente, hanno percentuali variabili sui guadagni delle ragazze, sono facilmente immaginabili. Quelli italiani in realtà si appoggiano su server e conti correnti esteri visto che la normativa non li permette sul territorio nazionale ed oltretutto sentenze anche recenti hanno equiparato l’attività di una webcam girl a quella di “prostituta virtuale”.

Il fenomeno, nel corso degli anni, è stato oggetto di pubblicazioni, interviste ed anche un paio di film, diventando anche una sorta di icona della crisi economica.

L’esperienza di Michelle

Michelle è una studentessa universitaria, ha 25 anni e da quasi cinque lavora come webcam girl su diversi siti del settore. L’abbiamo contattata per un’intervista, vogliamo innanzitutto sapere che tipologie di utenti si rivolgono a lei per le sue esibizioni in cam. “Ci sono uomini di tutti i tipi – ci dice – dal professionista affermato all’operaio. Ognuno con le sue fantasie e le sue manie, molti sono sposati, parecchi mi chiedono anche incontri dal vivo che ho sempre rifiutato. Michelle esiste soltanto in webcam”.

Uomini diversi ed anche diversi modi di approcciarsi alla webcam. “Ci sono alcuni letteralmente ossessionati dal cyber sex dove probabilmente si liberano di tabù che invece non riescono a scrollarsi nella vita reale. Altri sono molto più tranquilli, ci sono utenti che chiedono soltanto di parlare. Questo mondo non è altro che un riflesso della vita reale e definirlo soltanto un luogo dove si fa cyber sex è riduttivo”.

Michelle rigetta dunque l’etichetta di “prostituta virtuale”. “La ritengo assurda, ciò che avviene attraverso una webcam è pura fantasia. Nessuno mi mette le mani addosso e quando voglio uscire da questo mondo, mi basta un clic”. La domanda “perché ti spogli in webcam?” è scontata ma la facciamo lo stesso. “Sono esibizionista di natura e la mia nudità non mi crea problemi. Ovvio che in questo caso il guadagno è comunque una componente fondamentale”.