Anno dopo anno non conosce sosta l'invecchiamento della popolazione italiana. Da una parte gli italiani sono sempre più vecchi e dall'altro assistiamo ad un numero sempre minore di nascite. L'Istat ha messo in evidenza dei dati allarmanti, che meriterebbero di essere attentamente studiati dai politici e dagli esperti del settore al fine di cercare di arginare il problema.

Il numero degli italiani e stranieri nel 2015

I numeridell'Istatdel 2015 sono inequivocabili e senza possibilità di appello; rispetto al 2014, i residenti in Italia sono oltre 60 milioni (140.000 persone in meno dell'anno precedente).

Tra i dati riportati rispecchia quello sulla popolazione straniera, che cresce di 40.000 unità e si attesta oltre quota5 milioni. Se dovessimo fare un calcolo solo sulla popolazione italiana, vediamo che questa si attesta sopra i55 milioni. Non accenna a diminuire la migrazione verso l'estero di migliaia di giovani italiani, in cerca di un lavoro che possa soddisfare al meglio le proprie aspettative. Rispetto a qualche decennio fa scende la migrazione dal sud al nord Italia, questo a causa della persistente chiusura di molte fabbriche e aziende, e del conseguente abbassamento della richiesta di lavoro.

Il dato dei nati, morti e l'influenza della crisi economica

L'Istat ha riportato inoltre i dati dei morti e dei nati in Italia.

Il numero deinati in Italia nel 2015 è pari a 488 mila(15 mila in meno rispetto al 2014). Dal 2010 ad oggi assistiamo ormai ad un calo della natalità, che sembra non conoscere sosta. Se fino a qualche anno fa l'età media delle donne al parto si attestava sul 27-28 anni, negli ultimi anni questa è salita fino a quasi 32. Imortinel 2015 sono stati pari a653 mila,con quasi 60 mila morti in più rispetto al 2014.

L'Istat ha sottolineato che i decessi si registrano nella fascia di popolazione più anziana (75-95 anni), e ciò è dovuto al progressivo invecchiamento. L'abbassamento della natalità può essere collegatoalla crisi economica dei giorni nostri, che costringe numerose coppie italiane a dover rinunciare a formare famiglie allargate.

Al giorno d'oggi un figlio costatroppoe spesso le coppie italiane non riescono a far fronte a queste spese. Una maggiore politica di sostentamento alle famiglie aiuterebbe sicuramente a far sì che nel 2016 i dati possano migliorare vistosamente.