Respinge le accuse al mittente il nonno paterno di Loris Stival, il piccolo ucciso a 8 anni il 29 novembre 2014 nel Ragusano, tirato in ballo dalla nuora Veronica Panarello, la ventisettenne siciliana imputata per il delitto e l'occultamento del cadavere del figlio. La donna sostiene che sia stato il suocero Andrea Stival, padre del marito Davide, l'assassinio del figlio. Con l'uomo la presunta infanticida avrebbe raccontato durante un incontro con la psicologa di avere avuto una relazione extraconiugale.

Spunta una presunta relazione clandestina nelle indagini sull'infanticidio

Sul fronte delle accuse dell'omicidio del nipote, "sono tranquillo, la mia posizione - ha fatto sapere Andrea Stival alla stampa tramite il suo legale - è stata vagliata da investigatori e magistratura dettagliatamente". Anche in merito alla presunta storia clandestina con la nuora la ricostruzione di Veronica sarebbe "irrilevante e frutto della sua fantasia", ha detto all'Ansa l'avvocato Francesco Biazzo. "Lo dicono gli atti del processo e le indagini - ha aggiunto il legale respingendo le accuse mosse al suo assistito - che hanno escluso responsabilità di Andrea Stival". Secondo la ricostruzione della difesa la ventisettenne di Santa Croce Camerina accusata dell'omicidio del figlio "ha sposato una tesi giornalistica - ha detto - e l'ha fatta propria".

Esclusa la possibile storia extraconiugale tra suocero e nuora. "Una relazione tra loro? Tutto falso", ha fatto sapere Andrea Stival. "Una grande bugia", ha aggiunto.

Il nonno paterno di Loris respinge le accuse della nuora Veronica Panarello

Veronica Panarello sarà probabilmente sentita di nuovo dalla procura della Repubblica di Ragusa alla luce di quanto dichiarato alla psicologa, la cui relazione non è ancora agli atti del processo che si celebrata davanti al Gup Andrea Reale con il rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica.

Della nuova versione di Veronica ha dato notizie ieri la trasmissione Quarto Grado di Rete 4 e poi è stata ripresa a ruota da agenzie e siti d'informazione online. Ai magistrati che l'hanno ascoltata recentemente, su sua istanza, Veronica Panarello non avrebbe detto nulla di importante e di nuovo rispetto e comunque nulla di questo tenore.

Nessuna accusa nei confronti del suocero, nessuno cenno al presunto rapporto tra i due. Intanto, è stata archiviata due giorni fa dal gip Claudio Maggioni, la posizione di Orazio Fidone, il cacciatore finito nel registro degli indagati, come "atto dovuto", dopo il ritrovamento del cadavere del piccolo nel torrente del Vecchio Mulino sulla strada che porta al castello di Donnafugata. L'archiviazione per il cacciatore, assistito dall'avvocato Giorgio Assenza, era stata chiesta dal sostituto procuratore Marco Rota.