La tredicesima edizione del "Safer Internet Day", giornata mondiale per la sicurezza sulla Rete, è in programma oggi in contemporanea in cento nazioni. Stando però alle ultime, allarmanti statistiche fornite da "Sos Il Telefono Azzurro Onlus", ad essere a rischio stress sarebbe soprattutto la psiche degli adolescenti italiani. La dipendenza da Internet è ormai da tempo riconosciuta come patologia ma, in questo specifico caso, ad essere sotto la lente dell'indagine effettuata su un campione di 600 ragazzi tra i 12 ed i 18 anni e di altrettanti genitori tra i 25 ed i 64 anni, è la dipendenza da Smartphone.
Connessi giorno e notte
L'indagine si chiama "Tempo del web.
Adolescenti e genitori online", ed è stata presentata in occasione dell'incontro-dibattito "Modelli di business tramite la rete e tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti" che si è tenuto al Centro Congressi ABI di via Olona, a Milano. I dati, di fatto, confermano ciò che si vede in una quotidianità fatta di adolescenti in perfetta simbiosi con il proprio smartphone, uno strumento che può diventare "alienante" con la realtà circostante anche in contesti "socializzanti" quali possono essere un bar o una pizzeria. Tra i ragazzi intervistati, il 17 per cento ha dichiarato di non sapersi separare dallo smartphone ed il 21 per cento si alza di notte per controllare eventuali messaggi sui social network più frequentati.
La percentuale cresce alla domanda "ti connetti più volte al giorno?". La percentuale è del 45 per cento, dunque quasi la metà. Sono inoltre il 78 per cento quelli che chattano su WhatsApp in maniera praticamente continuata. Negli ultimi anni è scesa anche la media dell'età in cui i giovanissimi si avvicinano per la prima volta ad Internet.
Il 48 per cento ha dichiarato di aver creato un profilo Facebook a 13 anni, il 71 per cento ha avuto regalato il suo primo smartphone ad 11.
Oltre i social network
La dipendenza da Internet legata all'uso continuo dei social network è un fenomeno relativamente recente. Una serie di studi condotti nel 2008 negli Stati Uniti e nel Regno Unito misero in luce il successo clamoroso dei social network nei primi anni della loro diffusione, dettata dal fatto che avevano superato come numero di visualizzazioni ed utilizzo anche i più noti siti a luci rosse che detenevano il predominio assoluto di utenti in Rete.
In realtà tra i due fenomeni c'è una stretta connessione se consideriamo che sono vistosamente in crescita coloro che utilizzano i social per diffondere contenuti per adulti, possono essere indifferentemente i propri scatti più audaci o materiale preso dalla Rete. Sembra evidente che i social network forniscano nuova linfa a fenomeni di esibizionismo e vouyeurismo. La dipendenza da cyber sex è pertanto un aspetto sempre presente e, più di ogni altra cosa, allarma la facilità con la quale tanti adolescenti usufruiscano di contenuti per adulti senza alcun controllo. Un'altra faccia del prisma è il "net gambling" che abbraccia attività online quali gioco d'azzardo, e-commerce ed il semplice shopping.
Il legame ossessivo con la rete crea inoltre dipendenza cyber-relazionale, molte persone hanno ammesso di manifestare difficoltà con le tradizionali relazioni sociali e di riuscire solo ad intrattenere contatti in Internet. I soggetti più a rischio, secondo una ricerca promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sono gli adolescenti di sesso maschile, il 27 per cento tra gli 11 ed i 14 anni ed il 36 per cento tra i 15 ed i 17 si dichiara dipendente da Internet, mentre tra le ragazze le medie nelle identiche fasce d'età scendono al 16 ed al 22 per cento.