Stamattina non si è parlato d'altro che della terra partenopea, la quale era tornata a tremare mettendo ansia e paura fra gli abitanti, tutto ciò a causa di una notizia non veritiera che circolava nel web. La notizia era che intorno alle 12.30 era stata avvertita una scossa di terremoto di magnitudo 2.4 sulla scala Richter:tra le zone dove era stata avvertita, oltre al capoluogo partenopeo, c'erano le città di Torre del Greco, Torre Annunziata, Ercolano, Scafati, Portici, Ottaviano e San Giuseppe Vesuviano. Secondo le notizie date sempre dal web si sarebbe trattato di una scossa di natura vulcanica localizzata a 130 metri di profondità e quindi da non destare alcuna preoccupazione se non che erano anni che non si registrava una magnitudo di tale potenza.
La storia
Ebbene sì, la paura è tornata a farsi sentire tra gli abitanti partenopei per la notizia della scossa di Terremoto che secondo il web era avvenuta ieri poco dopo mezzogiorno. Per fortuna la notizia si è rivelata nient'altro che una bufala che stava circolando velocemente nei social. Quando si parla del Vesuvio è più che normale scatenare il panico, anche perché parliamo di uno dei Vulcani più pericolosi del mondo. La sua prima eruzione avvenne il 24 agosto del 79 d.C dove causò la distruzione di Ercolano ed in un secondo momento di Pompei. L'eruzione più violenta e distruttiva fu quella del 1631, dove dopo 5 secoli di dormienza si risvegliò causando la morte di circa 6.000 persone e la devastazione di un'area di 500 chilometri quadrati.
L'ultima eruzione fu il 18 marzo del 1944 e si concluse definitivamente il 29 marzo dello stesso anno causando una decina di morti per il crollo dei tetti e gravi danni a S. Sebastiano e Massa di Somma.
La smentita ufficiale
Un allarmismo invano che la popolazione partenopea ha dovuto subire a causa di notizie trapelate in modo errato.
Il Vesuvio essendo un Vulcano molto pericoloso è costantemente monitorato con tecniche che si servono di reti di strumenti opportunamente progettati: per questo motivo, dopo che la notizia stava viaggiando velocemente sul web mandando in panico la popolazione, è arrivata la smentita dell'Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). A darne ulteriore conferma è stato il presidente del gruppo consiliare Campania libera Francesco Emilio Borrelli.