Sono arrivati ad una svolta decisiva le indagini riguardanti l’omicidio di Luana Finocchiario, la quarantunenne che ieri sera, Lunedì 1 febbraio, è stata trovata morta nella sua casa di Misterbianco (Catania). A trovare la donna a terra e priva di vita era stata la madre allarmata dal fatto che Luana non rispondesse al telefono, insospettita dal silenzio della figlia, la donna si è recata nella sua abitazione ed è lì che ha fatto la macabra scoperta. Luana versava atterra morta, molto probabilmente, a causa di uno strangolamento. Una volta arrivati sul posto i carabinieri hanno subito avviato le indagini concentrandosi sin dall’inizio sul compagno della donna con il quale, di recente, c’era stato un allontanamento.

Luana Finocchiaro da qualche anno aveva intrapreso una relazione con Vincenzo di Mauro con il quale ha avuto anche un figlio che oggi ha 4 anni. Ultimamente tra i due, però, le cose erano iniziate a non andare molto bene tanto che la donna aveva deciso di troncare la relazione con il compagno che non ha preso la decisione di certo bene. Tra Luana e Vincenzo sono sorti dei litigi dovuti soprattutto alla gelosia e alla gestione del bambino, ed è da qui che gli inquirenti sono partiti per dare un movente al brutale omicidio. Nella giornata di oggi Di Mauro è stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo al culmine di una lite violenta per la custodia del bambino. Secondo l’accusa l’uomo avrebbe strangolato la donna con il bambino di 4 anni che dormiva in camera da letto e che, a quanto pare, non si è accorto di nulla.

Dopo l’omicidio Di Mauro avrebbe portato via il bambino lasciandolo alla custodia dei nonni paterni, stando alle notizie trapelate sembra che il piccolo stia bene e che ancora non sia a conoscenza della tragica fine fatta dalla mamma.

L'uomo aveva già ucciso

La notizia più sconcertante emersa dopo l’arresto di Vincenzo Di Mauro è che l’uomo nel 2000 si era reso protagonista di un altro (se questo verrà appurato) efferato delitto.

L’uomo era stato già condannato a 11 anni di reclusione per l’omicidio di Francesco Tirendi, suo vicino di casa di 47 anni, colpevole di aver fatto delle avance alla fidanzata del Di Mauro, quest’ultimo ha ucciso l’uomo chiudendogli la testa in un sacchetto prima e strangolandolo con una corda al collo dopo.