Non lascia aperta l'opzione perversione legata alla pedofilia il criminologo Carmelo Lavorino che ha recentemente manifestato le sue riflessioni sulla morte del piccolo Loris Stival ai colleghi di Blitzquotidiano. Per questo infanticidio è al momento accusata Veronica Panarello, madre del bimbo, che si trova ristretta in carcere in attesa di essere giudicata. Recentemente un altro noto studioso e precisamente Francesco Bruno aveva espresso il suo pensiero in merito, avanzando con decisione l'ipotesi che lo sfortunato bambino fosse rimasto vittima dell'azione di uno o più pedofili.
Ricordiamo che Andrea Loris Stival (questo il suo nome completo) morì a soli 8 anni, strangolato con fascette elastiche generalmente in uso agli elettricisti.
La madre di Loris
Fin dall'inizio delle indagini il comportamento della madre risultò anomalo in quanto la giovane donna disse di avere accompagnato regolarmente il piccolo a scuola il giorno della sua scomparsa e di non averlo poi trovato al momento di andarlo a riprendere. Una tesi clamorosamente smentita dalle immagini delle numerose telecamere installate per ragioni di sicurezza nel territorio di Santa Croce Camerina, nel ragusano, teatro dei tragici fatti che hanno portato alla morte del bambino. Veronica Panarello si è mostrata un soggetto abbastanza fragile dal punto di vista psicologico e in seguito il marito ha preso le distanze da lei.
L'autopsia
Lavorino ricorda alcuni elementi emersi dall'esame autoptico e precisamente questi: la causa della morte di Loris è da attribuire con certezza ad asfissia da strangolamento; l’ora della morte si deve collocare tra le ore 8:30 e le ore 10:00 del 29 novembre; la lesione fatale è stata quella sul collo (un solco rilevato sull’intera superficie).
Essa risulta compatibile con le fascette presenti in casa. L'ipotesi dell'intervento di un pedofilo sulla scena del crimine, come ipotizza Bruno, non avrebbe quindi riscontri oggettivi ma sarebbe frutto di mere congetture, di un ragionamento che non trova le prove necessarie per legittimarsi in sede processuale, anche perché sul cadavere non sono state notate violenze di natura sessuale neanche pregresse.
Le indagini continuano. Nelle prossime settimane ne sapremo di più. Per ora Veronica Panarello rimane detenuta in attesa di conoscere il suo destino. La donna ha un secondo figlio, Diego, più piccolo di Loris.