Gli Stati Uniti D'America tendono la mano verso l'Europa, e in particolare verso Bruxelles dopo gli attentati terroristici, allo stesso tempo però invogliano l'Europa a fare di più nella lotta contro l'Isis. Obama da Buenos Aires promette ogni tipo di aiuto alle autorità belghe e agli alleati europei, rilanciando quindi l'appello alla volontà di creare una forte unione nella lotta ai Jihadisti. Nella questione si presenta più esplicitamente il Pentagono, che dopo avere ricordato che gli USA hanno accelerato la loro campagna per sconfiggere l'Isis, l'Europa è rimasta quasi a guardare, e questi eventi di Bruxelles dimostrano quindi che gli Europei devono unirsi agli Stati Uniti nella lotta al Califfato.

Obama: sconfiggere l'Isis è al primo posto nella mia agenda

Obama non nasconde la problematica del terrorismo, e dice che il suo obiettivo principale è quello di eliminare il Califfato nero. La lotta all'Isis occupa la prima pagina dell'agenda di Obama, che sostiene il bombardamento a tappeto della Siria e dell'Iraq come una scelta fortemente sbagliata, in quanto in questo modo si darebbe la possibilità al Califfato di riuscire a reclutare nuove leve terroristiche. Dietro questo scenario appena citato si nasconde comunque la probabile volontà di difendere gli interessi socio-economico dell'Usa verso la Siria e l'Iraq.

Intanto il sottosegretario di stato Americano, ossia John Kerry ha comunicato che venerdì sarà nella capitale belga per portare la solidarietà del governo Americano verso il Belgio.

Nel frattempo l'udienza per Salah è stata rinviata al 7 aprile, il terrorista ha accettato l'estradizione in Francia e ha detto di essere totalmente all'oscuro dei nuovi attentati terroristici di Bruxelles. L'avvocato di Salah Abdeslam, ossia Sven Mary si trova in una situazione particolarmente difficile, infatti è stato aggredito dopo essere stato accusato di protezione e difesa di un terrorista. L'uomo spaventato ha successivamente chiuso il suo studio; si aspettano quindi novità sulla vicenda nei prossimi giorni.