Dopo mesi di indagini gli inquirenti sembrano avere le idee più chiare sul movente del cosiddetto "delitto di Pordenone" che ha visto quali vittime Teresa Costanza e il suo compagno Trifone Ragone, uccisi a sangue freddo mentre si trovavano nella loro auto nel parcheggio del complesso sportivo da lui frequentato con molto impegno. Il soldato Trifone, infatti, era anche un noto bodybuilder che curava in modo maniacale il proprio corpo. Giosuè Ruotolo, sospettato di essere l'assassino, è da lunedì 7 marzo 2016 in carcere. Si tratta di un ex coinquilino di Trifone Ragone.
Il duplice omicidio risale al 17 marzo 2015. I giudici sono convinti che il crimine fosse premeditato.
La gelosia di Rosaria
Il padre di Teresa, di nome Rosario, auspica che Giosuè Ruotolo confessi e che sia condannato all'ergastolo. Il suo è uno sfogo umanamente comprensibile, visto che non è facile per nessuno perdere una figlia di soli 30 anni senza un perché. Teresa Costanza era una ragazza del sud che si era perfettamente integrata a Pordenone. Era laureata e lavorava presso un'Assicurazione. Conviveva col bel soldato Trifone Ragone. Rimane da chiarire definitivamente il ruolo e la figura di Rosaria Patrone, compagna di Ruotolo. E' attualmente accusata del reato di favoreggiamento. Il suo profilo psicologico deve essere delineato meglio, poiché appare complesso.
La donna era convinta che Giosuè l'avrebbe tradita perché frequentava assiduamente un ragazzo spensierato come il 28enne Trifone Ragone, che aveva notoriamente successo con le donne. Trifone Ragone era per questo molto invidiato anche da Giosuè e Rosaria.
I messaggi anonimi
Ad un certo punto Trifone Ragone avrebbe scoperto che Giosuè Ruotolo inviava a Teresa dei messaggi destabilizzanti attraverso un account fasullo.
Trifone Ragone avrebbe scoperto che in realtà Annalisa era Giosuè e a questo punto i due avrebbero avuto un duro confronto, venendo alle mani. La successiva minaccia di una denuncia penale avrebbe esasperato Giosuè al punto da portarlo a sparare contro l'ormai ex amico, che con una denuncia avrebbe creato non pochi problemi a Ruotolo. Ovviamente Teresa Costanza era informata di questa cosa ed è per questo che è stata uccisa. Le indagini continuano. Nelle prossime settimane ne sapremo di più.