Bocciato, senza possibilità di appello. Numerose associazioni umanitarie hanno infatti definito "un colpo mortale ai diritti umani"l'accordo raggiunto tra l'Unione Europea e la Turchia che, di fatto, ha ristretto i "corridoi" per l'arrivo di migranti in Grecia. Nei suoi punti principali, l'intesa prevede il ritorno in Turchia di tutti gli immigrati irregolari ed un'analisi più approfondita delle richieste di asilo. Per ogni rifugiato tornato in Turchia, un altro sarà reinsediato nell'UE e sarà data assoluta priorità a coloro che non hanno ancora cercato di entrare clandestinamente in Grecia o in altri Paesi.

Organizzazioni come Medici senza frontiere, Oxfam o Amnesty sono letteralmente insorte.

'Persone ridotte a numeri'

"In base a questo accordo le persone sono ridotte a semplici numeri". Lo ha detto Loris De Filippi, presidente italiano di Medici senza frontiere. "In pratica - ha spiegato - il passaggio sicuro dei rifugiati in Europa sarà condizionato dal numero delle persone che saranno respinte. Un atteggiamento vergognoso dinanzi a ragioni di vita o di morte". Ci va ancora più pesante Elisa Bacciotti, direttrice della campagna di Oxfam in Italia. "L'accordo tra UE e Turchia - afferma - viola il diritto internazionale. Qui si tratta di vite umane in cambio di concessioni politiche". Per John Dalhuisen, direttore di Amnesty International per l'Europa, "l'Unione Europea ha voltato le spalle al problema dei rifugiati".