Nuovo sbarco di migranti nella mattinata di Giovedi 7 aprile nella cittadina crotonese. Oltre trecento gli arrivi, tra i quali centosetteminorenni, accolti con le rituali prassi che stanno accompagnando negli ultimi anni l'elevato flusso migratorio di gente alle prese con problematiche cosi gravi da farle propendere per veri e propri viaggi della speranza verso le coste dell'Italia meridionale. Un flusso, quello migratorio, ormai fuori controllo, con decine di centinaia di sbarchi quotidiani, con un picco registrato nella festività pasquale, dove quasi in tremila unità sono giunte in sole ventiquattro ore nella penisola.
I soccorsi sono questa volta giunti da parte della Guardia di Finanza direttamente nel luogo dell'avvistamento, il canale di Sicilia prima di essere dirottati verso il primo punto d'attracco.
Soccorsi dalla nave Dattilo
La macchina dei soccorsi si è messa in modo immediatamente: la capitaneria di porto è stata allertata da una telefonata contenente una richiesta di soccorso ricevuta parte di un telefono satellitare. Inviata rapidamente un' imbarcazione si è provveduto a pattugliare la zona mediate l'utilizzo di un aereo spagnolo "Frontex" ha provveduto a sorvolare la zona in attesa dell'arrivo delle unità della Guardia Costiera partite rispettivamente da Calabria e Sicilia e stazionanti nel reggino (Roccella Jonica) e nel territorio di Siracusa.
I migranti sono stati cosi portati a bordo della nave Dattilo prima di fare rotta verso la città di Crotone, dove sono stati accolti per i soccorsi e il riconoscimento di eventuali casi di malattia, prima delle rituali procedure di identificazioni. Gli arrivati in città saranno ora, secondo quanto disposto dal Ministero, smistati in diversi centri della penisola italiana secondo i criteri di suddivisioni regionali prestabiliti.
Alcuni minori, le cui condizioni non sono apparse ottimali, hanno richiesto delle cure, con due casi indirizzati verso il presidio ospedaliero cittadino, mentre uno di loro è stato accolto presso l'infermeria dell’HUB-Crotone.