Una forte esplosione presso l’impianto di Petroquimica Mexicana de Vinilo nella città portuale di Coatzacoalcos, a sud di Veracruz, si è verificata nella giornata di mercoledì 20 aprile, provocando la morte di 13 persone e il ferimento di 136 lavoratori che si trovavano nella zona.L’esplosione, avvertita a 10 km di distanza, ha causato la fuoriuscita di lunghi pennacchi di fumo nero e sostanze tossiche, tanto da rendere immediata l’evacuazione dei comuni limitrofi e la chiusura di tutte le scuole.

Ancora ignote le cause dell’esplosione

Il governatore di Veracruz Javier Duarte ha comunicato attraverso la Cnn che i protocolli di emergenza sono stati prontamente messi in atto per garantire l’incolumità di tutti gli abitanti.Dei 136 lavoratori rimasti feriti durante l’esplosione, 88 hanno dovuto subire ricovero ospedaliero e 13 di essi versano in gravi condizioni.

Il personale delle unità di emergenza sta collaborando alacremente con la società petrolchimica per valutare l’entità del danno del quale, al momento attuale, non si conoscono ancora le cause.

I precedenti

La Petroquimica Mexicana de Vinilo è il risultato di una joint venture tra il consorzio messicano Mexichan e la società petrolifera di stato Pemex e produce cloruro di vinile, una sostanza chimica pericolosa usata per realizzare tubi in PVC e materiali di imballaggio.L’esplosione di mercoledì si va ad aggiungere alla lunga lista di incidenti che hanno interessato negli ultimi anni gli impianti petrolchimici ma in particolare le strutture legate alla Pemex.

Nel 2013 un grave incendio si sviluppò a seguito di un’esplosione di un impianto di gas nello stato di Tamaulipas che provocò la morte di 37 persone e il ferimento di 100 dipendenti Pemex che si trovavano nella torre adibita a uffici adiacente l’impianto.In quel caso la causa dell’incidente fu attribuita a un accumulo di metano nel seminterrato dell’impianto.Un certo numero di incendi colpirono impianti di perforazione Pemex nel Golfo del Messico nel 2015e un operaio rimase uccise in un altro incendio presso lo stabilimento di Veracruz nel febbraio di quest’anno.