Dopo circa tre settimane di intense ricerche ed errori commessi, le autorità belghe, lo scorso venerdì, hanno arrestato Mohamed Abrini, il terrorista identificato come "l'uomo con il cappello" degli attentati all'aeroporto di Bruxelles del 22 marzo, in cui morirono 32 persone, tra cui l'italiana Patricia Rizzo.

Abrini ricercato dagli attentati di Parigi di novembre

In una dichiarazione di queste ore, la polizia ha affermato che Mohamed Abrini, l'ultimo sospetto sfuggito dopo gli attentati di Parigi dello scorso novembre, avrebbe confessato di essere l'uomo con il cappello delle immagini all'aeroporto di Bruxelles, nelle quali si vede in compagnia dei due kamikaze (che sembra conoscessero molto bene la scena dell'attentato) che si sono fatti esplodere in nome dello Stato Islamico.

Il comunicato afferma che Abrini avrebbe prima confessato di essere presente sulla scena degli attentati e poi ha confermato di essere l'uomo ripreso dalle telecamere dell'aeroporto. Abrini è uno dei quattro sospetti terroristi catturati venerdì grazie al raid della polizia di Bruxelles con l'accusa di atti terroristici. Sembra che, poco dopo gli attentati, Abrini abbia gettato via l'impermeabile e venduto il cappello. Le ricerche delle ultime settimane si sono concentrate tutte sull'ormai famoso "uomo con il cappello"; tra gli altri tre arrestati ci sarebbero un cittadino ruandese e uno svedese; sembra che quest'ultimo, Osama Krayem, fosse presente durante l'attacco alla metropolitana di Bruxelles.

I quattro sono accusati di aver partecipato ad attentati terroristici e ad altre attività di gruppi terroristici. Inoltre, altri due sospetti, catturati venerdì scorso, sarebbero stati rilasciati nelle ultime ore. Abrini, in realtà, era nella lista dei ricercati già dagli attacchi di Parigi, identificato come uno dei due sospetti (insieme a Salah Abdeslam) che girano in macchina per la capitale francese due giorni prima dell'attentato.

Tuttavia sembra che abbia lasciato la città prima degli attacchi che hanno uccisto 130 persone, di cui 93 al solo teatro Bataclan.

Il fratello di Abrini morto per lo Stato Islamico

Abrini, con cittadinanza belga e marocchina, era conosciuto per diversi reati di microcriminalità; suo fratello minore è morto in Siria, nel 2014, dopo aver aderito allo Stato Islamico. Inoltre, sembra che Abrini, la scorsa estate, sia stato in Inghilterra alla ricerca di possibili obiettivi; resta da capire se fosse solo o in compagnia di altre persone ancora a piede libero.