Se l'Italia è tra i Paesi più tartassati al mondo in materia di tasse, il califfato dell'Isis non vuole essere da meno e, con l'obiettivo di far rispettare quanto scritto nelCorano, multa donne e uomini che non rispettano la legge Islamica. Tra le varie multe e tasse da pagare, ce ne sono alcune che sembrano sfiorare l'assurdo e che, pubblicate dal "Corriere della Sera", stanno facendo il giro del web in poche ore, stupendo migliaia di utenti e lettori.

Multe per le casse del Califfato

Tra le svariate multe comminate dal Califfato dell'Isis, ce ne sono alcune a dir poco discutibili.

Ad esempio, è prevista una sanzione di 10 dollari se le donne non coprono bene gli occhi con i tripli veli che sono obbligate a indossare. Invece, 30 dollari di ammenda se dimenticano di indossare guanti o calzini, mentre devono sborsare circa 25 dollari se il loro vestito, l'abaya, risulta troppo aderente.

Per quanto riguarda gli uominiinvece, esiste una multa da 100 dollari se si radono la barba, mentre è di 50 dollari se l'accorciano. Se qualcuno viene sorpreso in possesso di alcool, non solo dovrà versare 50 dollari, ma subirà anche 50 frustate, mentre per detenzione di sigarette si pagano 47 dollari di ammenda. Il rispetto di queste regole è sottoposto al controllo degli Hisba, ossia i "vigili dell'Isis" che, oltre a garantire l'osservanza delle norme già citate, e a multare chi non le rispetta, hanno anche il compito di porre una serie di domande sulla legge islamica, provvedendo a sanzionare con 20 dollari tutti coloro che si fanno trovare impreparati.

Isis si inventa le tasse

Dopo aver perso una vasta area di territorio e popolazione, in seguito ai bombardamenti, anche l'Isis è dovuta correre ai ripari, introducendo delle tasse. Attualmente, chi ha intenzione di lasciare il territorio di competenza del Califfato, ovvero città come Raqqa e Fallujah, deve pagare un'imposta compresa tra gli 800 e i 1.000 dollari, mentre i camion che vogliono superare i posti di blocco del Califfato, devono sborsare una somma tra i 600 e 700 dollari. Oltre alle varie multe e imposte l'Isis, per fare cassa, sta vendendo donne schiave yazideper circa 8.000 dollari cadauna.