L'Austria ha un nuovo presidente, il politico dei Verdi Alexander Van Der Bellen.Il leader ecologista è riuscito a battere il candidato del partito di estrema destra "FPO" Norbert Hofer, il quale era stato dato per favorito e possibile vincitore sino a poche ore fa.Difatti, Hofer si trovava in vantaggio con il 51,93% dei voti contro il 48,1 di Van Der Bellen, ma la situazione si è ribaltata proprio in queste ultime ore.

Decisivi i voti per posta

Per la vittoria del candidato dei Verdi, sono stati alquanto decisivi gli 800mila voti che sono stati inviati in posta.Difatti, con il conteggio di essi è stato possibile arrivare al sorpasso e alla conseguente vittoria del candidato ecologista, vittoria che sino a pochissimo tempo fa sembrava assai lontana.

Come riportato da un articolo del quotidiano "laRepubblica", in seguito all'annuncio della vittoria di Van Der Bellen Hofer ha accettato e ammesso la sconfitta e il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni ha sostenuto che la vittoria del candidato del Partito Verde costituisce una buona notizia.

La fine del duopolio socialdemocratico/popolare

Le elezioni presidenziali austriache di quest'anno hanno sancito la definitiva fine di quel "duopolio" socialdemocratico e popolare che è risultato egemone per settant'anni nel paese dell'Europa centrale.Qualunque fosse stato il risultato della contesa Hofer-Van Der Bellen, tale "duopolio" sarebbe stato egualmente superato e si può ben dire che ora nel paese si sia inaugurato "un nuovo corso".

C'è anche da segnalare che sia la vittoria di Van Der Bellen che il successo di Hofer e del FPO risultano essere segnali assai importanti per capire il livello di sfiducia della popolazione austriaca nei confronti dei partiti tradizionali, siano essi di centrodestra come di centrosinistra.

Sfiducia che nei diversi paesi dell'Unione Europea si esprime attraverso il consenso riservato a formazioni populiste di stampo più "progressista" come lo spagnolo Podemos e in parte gli stessi Verdi austriaci, o a formazioni populiste più "conservatrici" com'è lo stesso FPO o a livello più ampio il "Front National" francese.