Ieri sera poco dopo le 22:00 la città più turistica della Turchia, Istanbul, con il suo fascino sospeso tra Oriente e Occidente e la sua anima cosmopolita, è stata brutalmente colpita al cuore da un attentato di matrice islamista che ha insanguinato l'aeroporto internazionale, la porta di ingresso della metropoli turca. Per ora il bilancio è di trentasei morti e più di un centinaio di feriti, ma si teme che con il passare delle ore la conta delle vittime possa aggravarsi perché alcuni dei feriti sono in condizioni molto gravi e perché non si sa se ci siano ancora persone impaurite nascoste nel terminal.

Attaccoad opera di attentatori sucidi

Secondo le prime testimonianze dei sopravvissuti, molti dei quali sono ancora sotto shock, almeno tre attentatori sarebbero entrati nell'aeroporto armati con armi pesanti ed avrebbero iniziato subito asparare all'impazzata contro la folla dei passeggeri che facevano al coda ai banchi del check in facendo numerose vittime.

Iterroristi si sarebbero poi diretti nell'area dei metal detector ed avrebbero di nuovo cominciato asparare sulle persone in attesa di superare i controlli di sicurezza, mietendo anche in questo caso molte vittime, tra cui donne e bambini in attesa di partire. Poco dopo una bomba è esplosa vicino ad uno degli apparecchi per il controllo con i raggi x dei bagagli a mano ed è stata una carneficina; due dei criminali si sarebbero poifatti esplodere.

Un sopravvissutoha raccontato di essersi nascosto dietro la macchina per avvolgere le valigie nel nylon, che essendo di metallo ha attutito i colpi e la deflagrazione della bombae gli ha permesso anchedi non essere scoperto dai terroristi.

Un attentato che ricorda quelli di Parigi

La dinamica dell'attentato ricorda molto da vicino quella degli attacchi che hanno insanguinato Parigi nel novembre dello scorso anno, quando gli attentatori aprirono il fuoco sugli spettatori del concerto al Bataclan e sugli ospiti di alcuni ristoranti del centro che stavano cenando sui tavolini posizionati appena fuori dai locali, nel dehor esterno.

Secondo gli inquirenti la firma di questi attacchi ad Istanbul non può che essere quella del sedicente Stato islamico, anche se non ci sono ancora state rivendicazioni, che vuole molto probabilmente farsi vedere ancora in grado di colpire dopo le pesanti sconfitte che ha subito in Iraq e Siria ad opera della coalizione internazionale a guida statunitense.

La città di Istanbul non è nuova ad attacchi da parte di miliziani islamisti, e viene presa di mira proprio per il suo ruolo di ponte tra Europa ed Asia, per il suo essere una città apertae per la partecipazione del governo turcoalla campagna anti terrorismo insieme alla coalizione internazionale.