Sarebbe la sesta volta che l’Isis colpisce la Turchia e lo fa alla vigilia del suo secondo anniversario. L’anno scorso, la ricorrenza fu anticipata dall’attentato di Susa,in Tunisia, rivendicato dallo Stato Islamicoil 26 giugno 2015; fu una strage consumata nella località di Port El-Kantaoui, 10 km a nord dal centro cittadino, causando 39 morti e 38 feriti.
Il primo attacco al paese presiedutoda Erdogan risale al 20 luglio 2015,quando al confine con la Siria una kamikazesi fece esplodere nella città di Suruç,provocando oltre trenta vittime. Il 10 ottobre dello stesso anno, ad Ankara si verificò un attacco kamikaze dello Stato Islamico durante una marcia della pace organizzata da filo-curdi: risultato, almeno 128 morti.
L’ultima offensiva del 2015 è datata 14 novembre, giorno in cui un attacco suicida ferì quattro agenti di polizia, a margine dell’avvio del G20 nella città di Antalya, sud-est della Turchia. Il bollettino entra nel 2016 con il primo assalto di Isis a Istanbul: il 12 gennaio un kamikaze si fa esplodere nel cuore della città in una zona turistica, uccidendo 10 turisti tedeschi e ferendo altre 15 persone. Infine, l’ultimo precedente è del 19 marzo 2016, sempre a Istanbul, dove un kamikaze turco militante dell'Isis si fa esplodere in centro, nei pressi di piazza Taksim, cuore delle proteste contro il controverso governo turco e luogo di altri recenti attentati ad opera del PKK, provocando 5 vittime e almeno 36 feriti.