Da Barcellona a Porto Torres con un carico di 15 chili di "uova" dihascisc pronto per essere consegnato a Cagliari. Ma il piano dei presunti trafficanti è stato sventato brillantemente dagli uomini del G.I.C.O. di Cagliari, uno dei reparti d’elite della Guardia di Finanza che si occupa d’investigazione sulla criminalità organizzata. In manette, con la pesante accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, sono finiti Said Afnine, 29 anni, nato in Marocco ma residente nel nuorese. Julio Edrosa Lozano, 62 anni, spagnolo, Moulay Lahib Laamiri, 53 anni, marocchino e il suo connazionale El Khaili Aghbalou, di 40 anni.

I quattro, dopo essere stati portati al Comando Regionale della Guardia di Finanza , in viale Diaz, sono stati trasferiti in una cella del nuovo carcere di Uta, in attesa di essere sentiti dal magistrato di turno. La droga sequestrata era di ottima qualità ed aveva la forma di un uovo. Venduta nel mercato al dettaglio, avrebbe fruttato oltre 200mila euro.

Un’operazione quasi casuale

Secondo la ricostruzione effettuata dai finanzieri del comando provinciale di Cagliari, i primi sospetti sarebbero nati casualmente proprio nello scalo di Porto Torres, monitorato attentamente dagli uomini in divisa, quando da un traghetto di linea proveniente da Barcellona è sbarcato Julio Edrosa Lozano, 62 anni, apparentemente un insospettabile cittadino spagnolo.

“Viaggiava da solo, fatto molto strano in questo periodo di vacanze dove sbarcano principalmente coppie o famiglie. Ma soprattutto l’uomo aveva un atteggiamento molto sospetto”, assicurano gli investigatori. E proprio per questo motivo che gli uomini in servizio al porto hanno pensato bene di contattare immediatamente i collegi del Gico di Cagliari, esperti nel settore, che immediatamente hanno raggiunto lo scalo turritano.

I finanzieri hanno individuato l’uomo e la sua vettura ed hanno iniziato un lungo e difficoltoso pedinamento che li ha portati fino a Cagliari. In piazza Deffenu.

Lo scambio di droga a pochi passi dal porto

Sempre secondo la ricostruzione dei militari, Julio Edrosa Lozano avrebbe parcheggiato l’auto in una posteggio di Piazza Deffenu e avrebbe incontrato i tre marocchini che li lo attendevano.

Era molto agitato, indicava l’auto da lontano e parlava animatamente con i suoi interlocutori. Ad un certo punto il gruppetto si è avvicinato al mezzo ed è saltata fuori una valigia che tutti insieme hanno aperto ed esaminato. La tensione nell’aria era alta: gli uomini del Gico stavano aspettando il momento giusto per intervenire. Era quello, si trattava sicuramente di uno scambio di droga. Nel giro di pochi secondi l’operazione dei finanzieri è scattata e gli uomini in divisa hanno bloccato i quattro recuperando un borsone carico di panetti di hascisc. La prova di quello che avevano sospettato. All’interno i militari hanno trovato 15 chili di hascisc suddiviso in panetti a forma di uovo dal peso di circa 100 grammi.

A quel punto, in flagranza di reato, i quattro sono stati arrestati con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti.

Un viaggio organizzato da tempo

I finanzieri del Gico sono riusciti anche a ricostruire la spedizione analizzando tutte le carte sequestrate ai quattro presunti trafficanti di droga. Secondo i militari il viaggio sarebbe stato commissionato e organizzato dai tre marocchini, con la complicità dell’insospettabile corriere spagnolo, arrivato da solo nello scalo di Porto Torres e diretto a Cagliari dove doveva incontrare uno dei suoi interlocutori, il marocchino più giovane, che da qualche giorno risiedeva in città. Gli altri due marocchini invece sono arrivati a Cagliari separatamente.

Ed entrambi provenivano dalla Spagna. “La droga sequestrata – assicurano i militari – è di ottima qualità, e oltre ad avere la forma di un uovo, ha anche un principio attivo molto alto di “thc” che avrebbe fatto lievitare il prezzo nel mercato al dettaglio dato che è molto più pregiato di quello normalmente venduto in panetti rettangolari”.