Rudy Guede, 29 anni, è detenuto nel carcere Mammagialla di Viterbo dove sta scontando una condanna con rito abbreviato a 16 anni(sarà libero nel 2024) per il delitto avvenuto nella villetta per studenti nel capoluogo umbro, in via della Pergola, nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre del 2007. La vittima, Meredith Kercher, è stata uccisa al suo rientro da una Festa di Halloween in un pub della città. Il permesso premio di 36 ore, che il giovane ivoriano trascorrerà in una comunità di recupero per detenuti, gli è stato concesso dal tribunale di sorveglianza di Roma.

Lo si è appreso dall’attuale legale del giovane, l’avvocato Fabrizio Ballarini.

Le precedenti richieste di permesso

Guede – l’unico rimasto in carcere, dopo che Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati definitivamente assolti e che, come gli altri, si è sempre dichiarato innocente – aveva già richiesto un permesso premio tramite gli avvocati Nicodemo Gentile e Walter Biscotti al giudice di sorveglianza, che però non aveva accolto la sua domanda, dato che la posizione del detenuto non era cambiata. Allora lui ha presentato ricorso.

Un mese fa il permesso gli è stato accordato,ama poi è stato rinviato fino ad oggi per motivi tecnici dovuti alla fornitura dei pasti di Rudy,dato che la struttura a cui è destinato non è dotata di cucina.

Ora il tribunale ha disposto che a portargli da mangiare saranno i volontari del centro.

La struttura dove andrà e la laurea a luglio

Il giovane uscirà dunque dal carcere alle 9 di sabato 25 giugno per recarsi presso la struttura Gruppo assistenti volontari animatori carcerari” (Gavac), dove rimarrà fino alle 21 di domenica 26.

Lo seguirà il gruppo di lavoro creato dal Centro per gli Studi Criminologici che crede nella sua innocenza. Per documentare il rilascio, arriveranno persino diversi giornalisti dalla Gran Bretagna, Paese della povera Meredith.

L’ufficio stampa del detenuto ha fatto sapere che questi ha finito in carcere tutti gli esami universitari e probabilmente potrà laurearsi a luglio in Lettere con indirizzo storiografico e con una tesi su “Storia e mass media”. Lo aveva già detto lui stesso nel gennaio scorso, quando è stato ospite alla trasmissione "Storie Maledette", condotta da Franca Leosini su Rai 3.