Vi abbiamo raccontato, nei giorni scorsi, la vicenda avvenuta in una Scuola media della provincia di Vicenza, dove una ragazzina di soli undici anni prometteva incontri a scopo sessuale in cambio di denaro: un caso che ha indignato l'opinione pubblica e che, naturalmente, andrà approfondito nei prossimi giorni. La Polizia e i Carabinieri stanno indagando, infatti, sul possibile coinvolgimento di persone maggiorenni negli incontri che venivano organizzati attraverso un gruppo creato su Whatsapp.

Ultime news scuola, martedì 7 giugno: incontri sessuali undicenne, genitori 'Episodio vergognoso'

Le reazioni da parte di genitori e insegnanti dell'Istituto Comprensivo dell'Alto Vicentino sono tra l'incredulità e la preoccupazione. Il quotidiano 'Il Giornale di Vicenza' ha raccolto alcune dichiarazioni in proposito, come quella di alcune mamme che parlano apertamente di 'notizia che lascia tutti a bocca aperta, di episodio vergognoso': un fatto sul quale occorre riflettere seriamente e che la dice lunga sulla vita dei giovani d'oggi. I genitori ritengono che sia sempre più difficile stare al passo con i tempi, specialmente con i ragazzini che sono sempre connessi alla rete.

Il preside dell'Istituto ritiene che si tratti, soprattutto, di un problema relativo ad una mancanza di educazione.

La ragazzina, intanto, è stata sentita dalle forze dell'ordine: tra l'altro occorre dire che, nella stessa scuola si sono verificati altri casi di coetanee che offrivano prestazioni sessuali in cambio di ricariche telefoniche.

'I ragazzi non sono tutti così' ma intanto potrebbero tornare gli smartphone a scuola

C'è chi, invece, ritiene che non bisogna generalizzare anche se i diversi casi di bullismo, cyberbullismo, vandalismo e, in generale, di maleducazione devono indurre ad una profonda riflessione: 'Tutto questo ci lascia sotto choc - ha dichiarato un papà - ma se consideriamo la giovanissima età dei ragazzini che, purtroppo, diventano protagonisti di vicende di questo tipo, sembra chiaro che, nelle loro famiglie, manchino determinati valori.

I ragazzi non sono tutti così'.

Tra l'altro, proprio nelle ultime ore, il Ministero dell'Istruzione ha aperto alla possibilità di abolire il divieto dell'uso degli smartphone a scuola: il sottosegretario Davide Faraone è convinto che gli insegnanti riusciranno a fare un buon lavoro nell'educare i ragazzi ad un uso responsabile del proprio cellulare.