La notizia è davvero sconvolgente e viene riportata da una città della California, Lemoore, nei quotidiani locali che interpretano l'emblematico frequente quesito, riportato dalla consenziente volontà o bisogno sociale di avere in casa un'arma da fuoco, unico mezzo di difesa da utilizzare in caso di necessità legato a tematiche di violenza quotidiana da parte di delinquenza o terrorismo locale. Questa vicenda riporta alla mente tutti i casi che coinvolgono la cronacae che si legano agliincidenti causati dal possesso di armi da fuoco raccontati sopratutto negli Stati Uniti d'America.

Questo Stato risulta ad oggi uno dei più 'chiacchierati' dalle cronache mondiali, a causa dei risultati di una statistica messa in atto per confrontare i casi di morte dovuti allo scorretto utilizzo delle armi da fuoco; paragonati a quelle causate dal terrorismo: non crederete ai vostri occhi, il suo responso è davvero allarmante e inquietante.

La morte di una bambina: incidente casuale

Le cifre che vengono riportate da queste statistiche, fornite dal Dipartimento di Stato americano e dai vari centri di controllo per le malattie e il controllo della loro diffusione (ricordiamo che le armi da fuoco sono in questa lista), fanno emergere un drammatico numero di morti nel suolo americano dovuto alle armi da fuoco, 316.545 vittime contro le 36 causate da atti terroristici riportati a fatti di follia casuale o a quelli ultimi rivendicati dall'Isis dal 2004 al 2013.

In tutto questo la stessa America risulta essere responsabile di tante morti, 'volute' per consiglio di qualche lobby americana, per emendamento che permette a ogni singolo cittadino la possibilità di scegliere se possedere un'arma per diritto costituzionale. La morte di questa bambina s'aggiunge alle oltre 300mila vittime, dovute all'utilizzo sconsiderato di armi da fuoco e evidenziate in un conteggio fatto nel 2013 che separa le categorie relative a questo tipo di incidenti: 21.7175 vittime per suicidio, 11.203 per omicidio, 505 a causa di incidente fortuito e 281 restano ancora nell'incertezza di una loro causa.

Il caso choc di un suicidio casuale

Così, anche la cronaca di quest'ultimo incidente riportato dallo Stato Californiano è legato al permesso di possedere un'arma da fuoco per diritto. Ma quanto è utile questo emendamento 'di diritto' se per lo stesso, troppo spesso, a pagarne le conseguenze sono anime innocenti che non sanno di trovarsi fra le mani un gioco che può 'regalargli' la morte.

Questo è quello ch'è accaduto a una bambina di tre anni a Lemoore, reso ufficiale dalla polizia dello Stato californiano solo il 6 luglio dopo gli accertamenti del caso. La bambina, come riportato dal quotidiano 'Los Angeles Time', era andata ospite con i genitori a casa di amici quando, improvvisamente, un colpo di pistola ha 'ferito' la quotidianità facendo presagire l'imminente tragedia.

Accorsi per il colpo d'arma da fuoco, hanno trovato la bambina ferita alla testa e riversa sul pavimento con la pistola al suo fianco. La corsa in ospedale è risultata inutile perché al suo arrivo ne è stata dichiarata la morte. Oggi, tutti si staranno interrogando sulla possibilità di avere un'arma da difesa in casa, ma qual è il permesso di averla alla portata di tutti?

Può un bambino appena nato che non può comprendere il pericolo di quel 'giocattolo' averne l'accesso sconsiderato? Siamo certi che la lobby delle armi è talmente forte, che nemmeno il prossimo Presidente americano sarà in grado di fermarne il possesso.