Per la strage di Capaci è stato già condannato con rito abbreviato a 12 anni di carcere, con l’attenuante prevista per i pentiti. Dal 2008, infatti, Gaspare Spatuzza collabora con la Giustizia italiana. Si è autoaccusato di aver reperito l’esplosivo per uccidere Falcone, nonché di aver rubato l’auto con cui è stato realizzato l’attentato omicida a Borsellino. Si trova in carcere dal 1997, sconta una lunga serie di reati, per oltre 40 omicidi e altri fatti criminosi. Nel 2009 passò alla ribalta delle cronache per aver fatto il nome di Silvio Berlusconi (allora Premier) in una sua deposizione nell’ambito del processo d’appello a Marcello Dell’Utri, poi condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa.

Dal 2011, Spatuzza fa parte del programma di protezione riservato ai collaboratori; le sue testimonianze hanno portato all’individuazione di numerosi responsabili e chiarito significativi aspetti relativi ai crimini commessi da Cosa Nostra, da cui egli ha preso le distanze dopo aver ammesso di “aver venduto l’anima a Satana”.