Ogni volta che mangiava qualcosa, la ragazza avvertiva dolori lancinanti allo stomaco: infatti, a causa del suo inspiegabile malessere, aveva perso negli ultimi due anni ben38 kg. Dopo gli opportuni esami i medici avevano pensato a un cancro, oppure a dei calcoli biliari, e così decidono di operarla.Una volta aperto lo stomaco, però, restano con gli occhi sbarrati per lo stupore: all'interno dell'organo, infatti, si era accumulata una voluminosamassadi capelli del peso di circa seichili. La protagonista di questa singolare vicenda è Sophie Cox, una giovane inglese 23enne, che ha poi raccontato la sua storia.

Una massa di capelli nello stomaco

'I capelli si sono 'compattati' all'interno dello stomaco - spiega la ragazza - a causa di due particolari patologiecompulsive di cui soffrivo da circa sette anni, la'tricofagia' e la 'tricotillomania': il primo costringe a ingerire i propri capelli, il secondo a strapparseli dalla testa. Chi ne soffre quasi non se ne rende conto, intanto si accumulano nello stomaco fino a formare una massa chiamata 'tricobezoario', causando sintomi che vanno dalla nausea al dolore gastrico vero e proprio, a cui i farmaci non danno alcun sollievo. Ha detto la ragazza: "Negli ultimi tempi ogni volta che ingerivo qualcosa vomitavo e così, dopo un'endoscopia di routine che l'aveva evidenziata, i medici decisero di operarmi perrimuoverla dal mio stomaco".

Ingeriva i capelli a causa dallo stress

La causa dei disturbi psicologici erano dovuti allo stress della gravidanza, vissuta condisagio dalla 23enne inglese; ed è stata proprio grazie a questa che i medici si sono accorti del problema, e sottoposta quindi a intervento chirurgico. La cosa che sgomenta ancor di più è che, dopo aver diagnosticato con specifici esami l'ammasso di capelli, i medici hanno fatto aspettare Sophie ben cinque mesi prima di operarla, liberandola finalmente da quell'inquietante peso nello stomaco che le causava così tanta sofferenza. Dopo l'intervento, Sophie Cox ha provato comprensibilmente un forte senso di liberazione, tanto da scoppiare in lacrime per il sollievo.