Nella giornata di domenica un oggetto non identificato ha violato le difese aeree di una delle nazioni più avanzate e tecnologicamente evolute al mondo. L'oggetto misterioso che è stato inizialmente rilevato e monitorato dalle forze di difesa israeliane sulle alture dell'altopiano del Golan (al confine con la Siria)si è rivelato essere un UAV (Unmanned aerial vehicle). Il drone in questioneè sopravvissuto a duemissili intercettoriche, attualmente,sono considerati tra i più avanzati e sofisticati a livello mondiale, ovvero i Patriot PAC-2. Questi missili sono stati progettati e sviluppatiin funzionalità ABM (anti- balistic missile), ovvero per raggiungere velocità elevate, cinque volte la velocità del suono, ed eliminare i missili balistici a corto e medio raggio dalle elevate prestazioni.

Il terzo missile inveceè stato lanciato da un F-16 della Israel Air Force, anche questa volta mancando l'obiettivo.

Siamo di fronte ad una nuova tecnologia?

L'incapacità dei nuovi sistemi di difesa aerea di abbattere una minaccia, apparentemente lenta e vulnerabile, come quella rappresentata da un drone ha suscitato grande apprensione non solo in Israele ma anche negli Stati Uniti, alleato, unico produttore ed esportatore del sistema difensivo Patriot. Le forze armate israeliane non sono nuove ad abbattimenti di droni non identificati in violazione dei suoi confini, ma questo mancato abbattimento porta con se numerose preoccupazioni riguardanti lereali capacità dei nuovi droni. Sicuramente Israele e il suo alleato americano stanno investigando accuratamente sull'accaduto e su quali tecnologie abbiano reso questo misterioso drone "schermato" dai missili di ultima generazione.

Tecnologia, strategia e geopolitica: un mix esplosivo

Il fatto che il drone sia ritornato in Siria dopo la violazione dello spazio aereoIsraeliano offre uno spunto molto importante su cui riflettere. La Siria attualmente rappresenta una grande scacchiera geopolitica che vede due grandi protagonisti ed antagonisti prendere parte a questo gioco: gli Stati Uniti e la Russia.

La missione della coalizione occidentale contro lo Stato Islamico e il susseguirsi dei bombardamenti di Mosca sulle postazioni dei ribelli e dell'Isis sarebbero delle coperture perfette per testare nuove tecnologie e nuovi prototipi. Il tuttotestando,allo stesso tempo, le reali capacità di identificazione e di ingaggio delle varie forze armate presenti in zona. Un mix molto pericoloso fatto di interessi geopolitici, strategici ed economici che renderanno queste violazioni territoriali sempre più frequenti nel prossimo futuro.