29 luglio, l’alba di un nuovo giorno illumina Napoli. Anche all’ombra del Centro Direzionale, anche dove il profumo del mare non arriva e la tranquillità è un’utopia. Sono le ore 7.15, i primi pendolari si apprestano ad uscire dal sotterraneo della stazione della circumvesuviana, pronti per rimboccarsi le maniche e sfatare il mito del “terrone sfaticato”. Tra loro anche un extra comunitario, uno dei tanti ma diverso dai tanti. Il piazzale del Tribunale, lato Porzio, è ancora deserto. Unici esercizi commerciali aperti i bar emananti il profumo dei primi caffè e la tabaccheria.
Sarebbe bastata poco meno di un’ora per star parlando adesso di tutt'altra storia e ben altre paure. Quello che succede da lì a poco ha dell’assurdo: il giovane extra comunitario si avvicina amichevolmente ad una guardia giurata del posto, come a voler chiedere informazioni ma in realtà gli si scaglia contro cominciando a malmenarlo. Dopo una breve ma intensa colluttazione riesce a sottrargli l’arma di ordinanza ed inizia lentamente a girovagare, armato. Pare addirittura che abbia minacciato alcuni passanti puntando l’arma.
Un testimone racconta
Un testimone ci racconta l’accaduto spiegando che si apprestava a salire le scale della circumvesuviana ed una folla impaurita scendeva velocemente nel senso opposto al suo.
Uscito sul piazzale degli edifici E si ritrova faccia a faccia con lo squilibrato ventenne che incede incurante impugnando la pistola. Quello che ci racconta il nostro testimone è la sensazione di trovarsi in un film polizesco americano: i poliziotti del vicino comando di Polizia, accorsi sul posto insieme a decine di pattuglie di Carabinieri, hanno circondato il malintenzionato intimandogli di gettare l’arma e rimanere fermo.
Il ragazzo ha eseguito gli ordini ed è stato tempestivamente bloccato dalle forze dell’ordine. Sono trascorsi solo nove minuti dall’inizio del tutto, alle 7.24 il giovane è già in una pattuglia che lo ha immediatamente portato al comando di Polizia del CDN dove è stato sottoposto ad accertamenti e interrogatori. Non è in possesso di documenti ma è stato accertato di essere in stato di infermità mentale.
Già nella giornata di ieri, 28/7, è stato allontanato dalla vigilanza del Centro a causa del comportamento infastidente cui si rapportava ai passanti.
Finita bene la minaccia
La cronaca di questa mattina si è chiusa con un sospiro di sollievo, per l’accertata infermità del ragazzo. Quello che tutti gli assidui frequentatori del centro e ogni persona comune, non possono fare a meno di pensare è cosa sarebbe potuto succedere se. I recenti attentati di Nizza e Monaco hanno ingiustamente gettato nello sconforto e si è perennemente sul chi va là. La verità, probabilmente, è che non si è sicuri nemmeno in casa propria e che non avrebbe senso privarsi di ogni cosa in questa vita che è un soffio. “E’ un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia” cantava Vasco Rossi. Ebbene si, vola via. Perciò non perdiamo neanche un attimo, neanche un brivido. E andiamo avanti, senza paura.