In questi giorni in cui l'America è scossa dal prepotente quanto violento ritorno delle questioni razziali, un fatto di Cronaca Nera ha destato scalpore ed indignazione in Italia perchè legato ad evidenti aggravanti razziste. Emmanuele Chidi Namdi, 36enne nigeriano, è stato ucciso a Fermo da Amedeo Mancini, 39enne vicino a movimenti di estrema destra ed ultras della Fermana, peraltro già coinvolto in episodi di violenza allo stadio e sottoposto a Daspo. La vittima avrebbe reagito alle accuse razziste che Mancini avrebbe rivolto alla moglie. Namdi è deceduto a seguito dell'emorragia interna che è stata causata dai colpi subiti e dalla successiva caduta.

La tesi della legittima difesa è stata finora usata dai legali di Amedeo Mancini ma difficile che possa reggere. "I colpi subiti da Emmanuel Namdi - dichiara in una nota Letizia Astorri, avvocato della moglie della vittima - sono stati tali da far presumibilmente intendere che il ragazzo sia stato deliberatamente colpito da Mancini. Sul corpo dell'aggressore sono state riscontrate contusioni e lievi abrasioni che dimostrano come Emmanuel e la moglie hanno tentato di difendersi come potevano. Mancini non è stato nemmeno ricoverato in ospedale".

Sui social impazza l'hashtag pro-Mancini

La prima provocazione xenofoba è partita su Facebook da Forza Nuova, il cui post pubblicato dalla sezione vicentina del movimento di estrema destra ha definito la morte di Emmanuel Namdi come "la tipica fine di un verme".

Il post è stato rimosso e l'account bloccato. Ma ciò che è accaduto nelle ore successive rivela, ancora una volta, il volto di una parte del Paese intollerante e razzista che non si ferma nemmeno dinanzi la morte di un uomo. #ioStoConAmedeo è il vergognoso hashtag comparso su Twitter, in tanti lo hanno adottato scrivendo frasi assolutamente fuori luogo come "un italiano che si difende ora è in carcere per omicidio", oppure "in questo Paese se vieni aggredito da immigrati non puoi far altro che subite e tacere".

Da qui le accuse al ministro Alfano ed agli organi di stampa di "strumentalizzare" la vicenda. "L'Italia non è questa", aveva detto proprio il ministro Angelino Alfano subito dopo l'accaduto. Purtroppo l'Italia è anche questa perchè esistono persone che, pur di dare sfogo ai propri beceri pregiudizi razziali, finiscono per giustificare un omicidio.