Giovedì 14 luglio. Una frase sul calendario di Luigi XVI recita: “Oggi niente di Nuovo”. Come sia andata a finire e cosa sia successo lo ricordano i libri di storia, tanto che quella data è diventata, nel corso del tempo, la festa della Libertà in Francia. 14 luglio 2016. A Nizza è una serata di festa. Ci sono i fuochi d’artificio per la ricorrenza, tanta gente, bambini, famiglie che non vogliono perdersi un momento di gioia e spensieratezza. Ma alle 22:30- 22:45, quel clima di allegria si trasforma in una notte dell’orrore. Il terrore corre sulla Promenade des Anglais ed un Tir bianco comincia a zigzagare tra i passanti, sparando e mettendo sotto donne, uomini, bambini, chiunque incontra, per seminare morte e terrore.

80 i morti, tra cui molti bambini, centinaia i feriti, di cui molti sono gravi. Dopo lo smarrimento del momento, tra chi all’inizio non aveva concretizzato cosa stesse succedendo, dopo le urla di disperazione e la tragica scena di corpi che volavano come birilli, secondo alcune testimonianze, la folle corsa del tir viene fermata dopo aver sparato sul conducente. Si viene così a sapere che si tratta di un franco- tunisino di trentuno anni, nato in Francia e residente a Nizza, e si delinea così in modo chiaro ed inequivocabile la matrice terroristica. L’uomo era noto alle forze di polizia per piccoli reati ma non era noto ai servizi segreti. E’ stato possibile risalire all’identità per i documenti trovati nel camion.

Si cercano altri tre complici

Qualcuno parla di tre uomini scesi dal tir, forse suoi complici, ciò che si sa per certo è la chiara firma del terrorismo. La Farnesina ha allestito un’unità di crisi per verificare quanti Italiani ci fossero a Nizza per i festeggiamenti del 14 luglio, persone che arrivano dal Piemonte o Ventimiglia.

Momenti concitati, shock, paura, spari che fendono la strada, pallottole che devono colpire quanta più gente possibile, perché questa è una guerra portata in casa e che non guarda in faccia nessuno, nemmeno i bambini. Un padre è stato ritrovato morto accanto al suo piccolo, una bambola sta vicino ad un altro corpo coperto da un telo blu, corre la morte lungo le strade ed il dolore si trasforma in un pugno nello stomaco e non si ha nemmeno la forza di reagire.

Hollande ha lasciato Avignone per rientrare subito a Parigi ed in una conferenza stampa ha detto che la Francia, l’Europa sono in guerra; infatti ha richiamato anche i riservisti per portare avanti il piano sentinella che deve servire a difendere i francesi confini per limitare i danni.

Molte le testimonianze. Attimi di panico e terrore

Tra le testimonianze citate da un organo di stampa francese, “Var Matin”, una donna racconta di aver visto questo tir che accelerava e poi frenava, come se si stesse allenando prima di entrare in azione, poiché quel tir si era fermato accanto a lei ed era innaturale quello che stava facendo. 14 Luglio. Oggi niente di nuovo diceva luigi XVI. Frase smentita ieri, come oggi. Qualcosa è successo. La Guerra che, per mano di esaltati, interrompe in un secondo la quotidianità; vite spezzate senza che nemmeno ci si renda conto di cosa stia succedendo.