Secondo la teoria dell'evoluzione di Darwin, la specie che più si adatta al cambiamento sopravvive, e spesso sarebbero proprio delle "anomalie" in soggetti di determinate razze a permettere loro la sopravvivenza e la trasmissione alle generazioni successive di questa caratteristica. Secondo questa teoria, i lontani parenti dell'homo sapienssarebbero i primati, che hanno subito svariate modifiche nel corso degli anni fino a trasformarci in ciò che siamo. Tutto questo, logicamente, alimentato dagli incroci di corredi genetici tra varie specie.

Da un recente studio effettuato in Australia, è emerso che le moderne popolazioni indigene dell'isola di Papua, avrebbero parti di DNA appartenenti ad un misterioso antenato.

Questo cambia le carte in tavola, anche dal punto di vista della grande migrazione dall'Africa all'Asia, che secondo i nuovi dati sarebbe avvenuta in due tempi. "Abbiamo dimostrato che le popolazioni provenienti dal Sud e Sud-Est asiatico portano una piccola percentuale di discendenza da un ominide sconosciuto, e questa discendenza è assente da europei e asiatici orientali" hanno sottolineato i ricercatori su "Nature Genetics".

L'incrocio tra razze

Le razze moderne sarebbero il risultato dell'accoppiamento di varie razze preistoriche che si incontravano durante le migrazioni. Gli indigeni australiani, ad esempio, sono il risultato dell'accoppiamento tra i Neanderthal, i Denisovans, e questa specie sconosciuta recentemente scoperta.

"Quello che siamo stati in grado di dimostrare è che vi è una forte possibilità che ci sia almeno un altro antenato e abbiamo trovato dei segmenti che non si trovano in entrambi i Neanderthal o Denisovan", ha affermato Partha Majumder, direttore dell'Istituto Nazionale di Genomica Biomedica (NIBMG).

I risultati di questa ricerca stanno alimentando il dibattito scientifico.

I teorici degli antichi astronauti credono che possa trattarsi della dimostrazione di come antichi visitatori alieni abbiano dato vita all'uomo moderno con una complessa operazione di ibridazione, usando l'ingegneria genetica. Per il momento l'enigma resta irrisolto.