Gestivano l'arrivo clandestino di migranti dall'Africa alla Sicilia. Sono 38 le persone finite in manette nell'ambito di un'operazione messa a segno dalla Dda di Palermo in cui è stata sgominata un'organizzazione criminale dedita ai traffici di esseri umani. Le indagini però hanno rivelato particolari inquietanti: i migranti che non potevano pagare la traversata, infatti, sarebbero stati venduti ad un gruppo criminale egiziano che li avrebbe uccisi per poi venderne gli organi. Qualcuno ha ipotizzato il coinvolgimento dello Stato Islamicoin quest'ultimo canale.
Una fonte di finanziamento alternativa
Lo scorso dicembre le forze internazionali anti-terrorismo portarono in luce le speculazioni dell'Isis sulle tratte di esseri umani verso l'Europa. Contestualmente si parlò del traffico illegale di organi che verrebbe praticato da parecchio tempo al confine tra Siria e Turchia. Secondo le stime del ministro della salute siriano, degli oltre 4 milioni di profughi che hanno lasciato il Paese dall'inizio della guerra sono oltre 18 mila coloro che, nell'impossibilità di pagarsi il viaggio, hanno venduto i propri organi ricavano cifre che vanno dai 1.000 ai 7.000 dollari. I guadagni dei trafficanti sono enormi, ci sono persone che necessitano di un trapianto e, avendone la possibilità, pagano fino a 100 mila dollari per un organo "in nero".
L'organizzazione suddetta non chiede certamente il permesso per il prelievo degli organi che verrebbero espiantati da persone uccise sul momento. Sarebbe una delle fonti alternative di business per il sedicente califfato che, anche in questo modo, finanzierebbe la sua guerra.