Lo scorso 30 Luglio, Josè Garcìa, parroco nella comunità di Onda, in Spagna, durante una funzione religiosa “benedì” l’unione civile tra due donne dello stesso sesso.Un fatto che, di per certo, non è passato inosservato nella cattolica Spagna e che ha portato con se una lunga scia di dibattiti e polemiche.Fonti vicine alla diocesi - riporta il quotidiano Pùblico - hanno spiegato che questo gesto “contraddice gravemente la dottrina della Chiesa cattolica”.

Le stesse fonti hanno specificato che non è ancora stata presa nessuna decisione su eventuali punizioni.

La Diocesi ha spiegato, che il vicario generale ha già parlato con il parroco per raccogliere informazioni su quanto accaduto e sulle motivazioni che hanno spinto il sacerdote a compiere questo gesto.Josè Garcia ha affermato che non si è trattato della celebrazione di un matrimonio ma di una benedizione.

Secondo la Diocesi il sacerdote ha riconosciuto “il grave errore commesso” causa a sua detta di “un’erronea applicazione della misericordia”. Il parroco,dicono le fonti, “si scusa per la Chiesa e per tutti quelli che si sono sentiti offesi e ha promesso che non avrebbe mai più commesso un simile gesto”.La curia ha avviato un processo per “determinare se ci sono gli elementi necessari per le misure disciplinari previste dal Codice di Diritto Canonico”.

In un comunicato ufficiale la diocesi ha indicato che “non vi è alcuna base analoga, neppure lontanamente, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia.La Spagna è stata coinvolta recentemente in una serie di polemiche a causa delle posizioni della Chiesa contro la comunità LGBT. Poche settimane fa, i vescovi spagnoli, hanno criticato fortemente una legge del Parlamento della comunità autonoma di Madrid, che chiede alle scuole pubbliche di includere contenuti educativi contro la discriminazione basata sulla diversità sessuale e di genere.I vescovi hanno invitato i cattolici a ribellarsi a questa legge che viene considerata dai prelati “un attacco contro la libertà religiosa e di coscienza”.