Morire a causa di una coltellata sferrata da un pedofilo. E' successo lo scorso 23 giugno 2016 in un parco pubblico di Columbus, nell'Ohio. Una nonna, la 45enne Candy Arthurs, aveva aggredito un pedofilo quando aveva scoperto che stava molestando i suoi nipotini di 7 e 8 anni.
Nonnamorta per una coltellata al petto
Una storia allucinante quella accaduta lo scorso 23 giugno negli Usa. Candy aveva portato al parco i suoi nipotini. Era una bella giornata a Columbus. Purtroppo, spesso le belle giornate si trasformano in tragedie. Un 29enne, Kristopher Amos, si era avvicinato ai due bimbi, Jeremy Mullins e Kourtney Mullins (di 7 e 8 anni) e con la scusa di farsi aiutare a ritrovare i suoi droni li ha condotti in un luogo appartato.
La nonna, che aveva portato al parco altri nipotini, si è subito accorta dell'assenza di Jeremy e Kourtney, ed ha scoperto che l'uomo stava cercando di stuprarli. La signora Arthurs, senza pensarci su, ha aggredito il pedofilo. Questo, vistosi alle strette, ha preso il suo coltello ed ha colpito al petto la nonna, che è caduta per terra. L'episodio è accaduto oltre un mese fa, ma solo ora è balzato agli onori delle cronache perché Candy Arthurs è morta. Il decesso risale a mercoledì scorso, 3 agosto 2016. I medici non sono riusciti a salvarle la vita.
Il pedofilo 29enne, secondo quanto hanno riferito i poliziotti di Columbus, è stato condannato in passato per molestie sessuali nei confronti di minori.
Si tratta, dunque, di un molestatore seriale.
Nonna esemplare salva nipoti sacrificando sua vita
Una nonna americana ha sacrificato la sua vita per salvare i nipotini. Fatale è stata quella coltellata al cuore sferratada Kristopher Amos, che da mercoledì scorso si trova in carcere con l'accusa di omicidio volontario. I nipotini e la figlia della vittima sono devastati.
La figlia di Candy Arthurs, Amanda Gibson (27 anni), ha rivelato che la madre aveva spesso sottolineato che avrebbe sacrificato la sua vita per i nipotini, e così ha fatto. La Arthurs, dopo essere stata accoltellata, riuscì, sebbene sanguinante, a tornare a casa: la figlia chiamò subito un'ambulanza. Quelli tra il 23 giugno e il 3 agosto sono stati giorni di agonia per la coraggiosissima nonna.