Lo scorso martedì 2 agosto il danese Carsten Hornecker stava passeggiando sullaUdsholt Strand, una spiaggia nel nord delpaese, quando tra la sabbia ha notato una strana bottiglia opaca, con un tappo di sughero logorato. Deve essere stata una sincera sorpresa quando, aprendola, Hornecker ha trovato al suo interno un messaggio datato con un generico "2016" e scritto da un bambino londinese di 6 anni di nome Freddy Marr. La bottiglia, se lanciata nel Tamigi nellacapitale britannica, deve averepercorso almeno 1250 chilometri, attraversando il Mare del Nord e circumnavigando la penisola dello Jutland, fino a giungere sulla spiaggia di Udsholt, 50 chilometri a nord di Copenhagen.

L'autore di questo curioso ritrovamento ha immediatamente pubblicato le foto del messaggio sui social network chiedendo informazioni sull'autore, e la notizia ha avuto immediatamente ampia diffusione, con migliaia di persone che hanno colto la richiesta di Hornecker diffondendo in maniera virale la foto e il contenuto del messaggio. Sono ormai quattro giorni, dunque, che il mondo sta cercando il piccolo Freddy. Tutto quello che sappiamo, oltre al nome, l'età e la città, è che il bambino è nato il 2 settembre. La lettera si conclude con un saluto, un "byby" con tanto di errore ortograficoche ha subito conquistato il cuore di chi ha seguito questa strana storia.

La ricerca sui social ha avuto ampia eco grazie all'intervento di Nicola White, un inglese appassionato di messaggi in bottiglia con oltre 6.700 follower su Twitter, che ha consentito al messaggio del piccolo Freddy di essere ritwittato oltre 13 mila volte in tregiorni.

Un dato che si somma agli oltre 5.900 retweet ottenuti dal profilo Twitter di Hornecker e che, certamente, si configura come un casomolto particolare rispetto alle principaliricerche estive su Internet,che raramente trattano di messaggi in bottiglia.

La notizia è stata ripresa dai media britannici, e sono occorse poco più di ventiquattro ore prima che giungesse alle orecchie di un conoscente della famigliadi Freddy.

Come confermato dal profilo Facebook di Lostbox -una delle numerose community che si occupano di oggetti smarriti - lo scorso giovedì una persona che afferma di conoscere la famiglia Marr ha risposto all'appello.

Al momento non si sa se la famiglia di Freddy Marr si sia già messa in contatto con il signor Hornecker, né se vi siano le intenzioni di concludere questa inconsueta vicenda con un incontro tra il bimbo e il danese che ha ritrovato il suo messaggio in bottiglia.

In ogni caso, questa storia ci insegna come i social network abbiano reso dimostrabile da un punto di vista empirico la celebre teoria dei sei gradi di separazione: nella nostra rete di conoscenze solo sei persone ci separano da qualunque individuo del mondo. Persinoda un bambino inglese di sei anni che a malapena sa scrivere "ciao".