Il 26 agosto di quasi 6 anni fa si consumava,ad avetrana, il delitto della quindicenne Sarah Scazzi. Ad essere condannate per l'omicidio della ragazza, in primo ed in secondo grado, la cugina Sabrina Misseri e la zia Cosima Serrano. Michele Misseri è stato condannato, invece, ad otto anni di reclusione per concorso nella soppressione di cadavere e per il furto aggravato del telefonino della giovane. A far discutere in questi giorni è la notizia che Sabrina Misseri potrebbe ritornare libera il 15 ottobre perchè in quella data scadono i termini di custodia cautelare previsti dall'art.

303 del codice di procedura penale.

La possibile scarcerazione

E' il difensore di Sabrina Misseri, il Prof. Coppi, a sdegnarsi perl'accaduto pronunciando parole durissime contro i ritardi del processo. Il 27 luglio del 2015 la Corte d'assise di Taranto ha sentenziato la colpevolezza di Sabrina Misseri, ma, nonostante siano passati un anno e sedici giorni, non sono state ancora depositate le motivazioni della sentenza per permettere alla difesa di ricorrere in Cassazione per l'ultimo grado di giudizio. Sabrina, dunque, potrebbe essere liberata, perchè, in assenza di verdetto finale, vale la presunzione di innocenza. La sentenza doveva essere scritta entro 90 giorni, ma si sono succedute proroghe su proroghe, fino ad arrivare all'ultimo impegno che vede coinvolta la relatrice che avrebbe dovuto scrivere la sentenza, quest'ultima, nominata membro della commissione d'esame per il concorso in magistratura.

L'accertamento del ministero

In seguito alla segnalazione dell'avvocato Coppi, che ha denunciato la grave violazione del diritto di difesa, il Ministero della giustizia ha avviato degli accertamenti per controllare se ci siano stati ritardi e negligenze che abbiano causato il mancato deposito dei motivi della sentenza d'appello.

Il difensore della Misseri fa sapere che a settembre chiederà la scarcerazione della sua assistita. Il 26 maggio del 2017 scadranno i termini di custodia cautelare per Cosima Serrano, anche lei potrebbe essere scarcerata per le medesime motivazioni.