Secondo Hamza Roberto Piccardo, fondatore dell'Unione delle comunità islamiche italiane, la poligamia è un diritto civile. Piccardo ha espresso la sua opinione su Facebook. Il post ha scatenato un dibattito infuocato sul web. Sulle parole dell'esponente dell'Ucoii è intervenuto anche il noto critico d'arte Vittorio Sgarbi.
Poligamia avrebbe effetti positivi sulle nascite
Ha utilizzato Facebook, Hamza Roberto Piccardo, per affermare che: "se è solo una questione di diritti civili, ebbene la poligamia è un diritto civile". Tali parole sono state corredate da un'immagine che ritrae la prima unione civile celebrata a Milano.
Il post ha sollevato un enorme polverone. Piccardo è stato bersagliato da numerose critiche al vetriolo. Lui, però, ha replicato con una sottile ironia agli attacchi, evidenziandocome una "innocua" riflessione di filosofia del diritto: "ha scatenato un putiferio tanto grottesco quanto divertente". Hamza Roberto Piccardo ha aggiunto che lo Stato dovrebbe approvare la poligamia, perché avrebbe effetti positivi sul versante demografico: più nascite in Italia e, di conseguenza, meno bisogno di lavoratori stranieri.
Per il fondatore dell'Unione delle comunità islamiche, riconoscere la poligamia non rappresenta un'urgenza ma è, senza dubbio, una tematica di eguaglianza dei cittadini davanti alla legge.
Piccardo, comunque, ha ricordato che tornerà sull'argomento presto, perché è decisamente importante.
Poligamia: Sgarbi approva visione di Piccardo
Condivide la visione di Piccardo anche il critico d'arte Vittorio Sgarbi, secondo cui la poligamia "è un diritto civile di uomini e donne". Sgarbi si chiede quante donne, nella vita, non abbiano avuto almeno 4 amanti; quindi non vede il motivo per cui (qualora si tratti di "unioni di fatto") non legalizzarle.
Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, si è indignato dinanzi alla proposta relativa alla legalizzazione della poligamia, criticando aspramente il presidente dell'Ucoii. Il numero uno del "Carroccio" ha invitato Hamza Roberto Piccardo a tornare a casa sua. Roberto Calderoli, invece, ha definito "inaccettabili" le parole del fondatore dell'Ucoii, ricordando che la poligamia non è altro che la prova del deprezzamento della donna da parte dell'Islam.