Raid punitivo nel Catanese ai danni di 3 minorenni egiziani. I ragazzi stavano camminando e, all'improvviso, sono stati aggrediti brutalmente da 3 italiani. I ragazzi egiziani sono stati colpiti molte volte con mazze da baseball: uno di essi lotta tra la vita e la morte all'ospedale Garibaldi Nesima di Catania.

Scena ripresa col telefonino da una delle vittime del pestaggio

Per gli investigatori quella che si è consumata nei pressi del centro di accoglienza di San Michele di Ganzaria, in provincia di Catania, è una vera e propria spedizione punitiva.

Due vetture hanno bloccato i 3 egiziani che, nell'arco di pochi minuti, sono stati picchiati da 3 uomini, tutti italiani. Dopo il raid punitivo gli uomini sono risaliti in auto, dandosi alla fuga. La scena è stata ripresa col telefonino da una delle vittime, quella che ha riportato lievi ferite, guaribili in 5 giorni. Pare che ci siano futili motivi alla base della spedizione punitiva: un'occhiata di troppo o un alterco scoppiato per una pallonata.

I carabinieri, dopo aver osservato attentamente il video contenuto nel telefonino di uno dei minorenni aggrediti, hanno potuto identificare ed arrestare due autori del pestaggio, due fratelli catanesi; poi è stato scoperto e arrestato anche il terzo aggressore.

I tre responsabili del raid punitivo sono stati arrestati dai militari della Compagnia di Caltagirone e del Nucleo investigativo di Catania. Sono in corso le ricerche finalizzate a scoprire le 2persone rimaste in auto mentre i 3 arrestati picchiavano i ragazzi egiziani.

Uno dei 3 aggrediti lotta tra la vita e la morte in ospedale

Uno dei minorenni egiziani è in gravissime condizioni. I medici del Garibaldi Nesima di Catania stanno facendo il possibile per salvargli la vita. Il procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, non esclude la pista del razzismo, anche se non è tra le più accreditate: "Sappiamo per certo che i 3 egiziani si recavano sempre a San Cono, un paesino di poche migliaia di anime. Cosa sia avvenuto con precisione non lo sappiamo. Siamo a conoscenza che i 3 del luogo avevano litigato precedentemente, qualche giorno prima, con i 3 immigrati, ma non conosciamo le ragioni".