Era il 24 Marzo 2012, Erano passati circa due mesi dalla scomparsa di Roberta Ragusa (45 anni al momento della sparizione) svanita nel nulla da San Giuliano Terme (in provincia di Pisa) la notte tra il 13 ed il 14 Gennaio 2012. Un testimone molto importante si presentòdinanzi ai carabinieri per un'importante dichiarazione. Quest'uomo eraLando Gianessi, dipendente della Geofor di Pisa. Tale ditta si occupa della raccolta di rifiuti, differenziata e smaltimento. Ecco le dichiarazioni del signor Gianessi che aggraverebbero la posizione di Antonio Logli (53), marito di Roberta.
Tale testimonianza risale proprio alla data citata ad inizio articolo. L'uomo affermò, precisamente,di aver visto il Logli gettare alcuni documenti cartacei all'interno dell'azienda di smaltimento di rifiuti, presso cui lavora lo stesso Lando.
Roberta Ragusa: si aggrava la posizione di Logli
Il signor Lando Gianessi lavora presso la Geofor di Pisa. Tale ditta si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Quattro anni fa, l'uomo depositò alcune importanti dichiarazioni presso i carabinieri. La sua testimonianza aggraverebbe ulteriormente la posizione di Antonio Logli, ex marito di Roberta Ragusa, scomparsa la notte tra il 13 e il 14 Gennaio 2012. Lando dichiarò all'epoca: "Due mesi dopo la scomparsa della moglie, Logli è entrato al centro di smaltimento e ha buttato al macero diversi sacchi pieni di fogli".
Tali documenti erano forse prove del delitto? Fatto sta che, subito dopo la scomparsa di Roberta, Antonio Logli ha praticamente eliminato tutto ciò che apparteneva alla moglie.
Roberta Ragusa: la lettera ad Antonio Logli
Roberta Ragusa, scomparsa più di quattro anni fa da San Giuliano Terme di Pisa, scrisse nel 2006 una lettera al marito Antonio Logli.
Più che una missiva, essa è un biglietto di auguri natalizi, in cui la moglie augura al marito di sorridere di più, in quanto i motivi per essere felici non mancano. La donna si riferisce ai loro due figli, Daniela e Alessia. Il biglietto termina in questo modo: "E se conta ancora qualcosa, ci sono anch'io". Certo è che Antonio Logli, nel corso di questi anni, si è rivelato essere un freddo calcolatore.
Un'affermazione questa, proveniente dagli stessi inquirenti. L'uomo si sarebbe infatti sbarazzato di alcune carte compromettenti. Tali carte erano per caso quei fogli di cui parlò Lando Gianessi agli inquirenti? Per ricevere aggiornamenti su questo ed altri fatti di cronaca, cliccate Segui.