Erano ormai anni che i litigi tra i due erano continui. E ieri sera, poco dopo le venti, in via Tirso, a Siurgus Donigala, è accaduta la tragedia. Gianluigi Zucca, 52 anni, falegname incensurato del paese, ha imbracciato il fucile e ha colpito a morte il suo vicino di casa. Massimo Setti, operaio anche lui di Siurgus, con diversi precedenti penali. L’uomo, in preda alla agitazione, ha poi abbandonato il fucile sul luogo del delitto e si è barricato in casa. Immediato l’intervento dei Carabinieri della Stazione del paese che, con la collaborazione dei colleghi del Reparto Operativo di Oristano, hanno circondato l’abitazione del presunto assassino e hanno iniziato le trattative.

L’uomo si è subito arreso ed è stato ammanettato. Ora si trova rinchiuso in una cella del carcere di Uta, in attesa di essere ascoltato dal magistrato di turno. L'accusa è di omicidio volontario.

Discussioni all’ordine del giorno

I rapporti tra Gianluigi Zuddas e Massimo Setti erano tesi già da tempo. Le discussioni erano all’ordine del giorno e spesso e volentieri sembra che partecipassero anche le mogli dei due. La vittima infatti era il cugino della moglie di Zuddas e i rapporti tra i quattro non erano sicuramente idilliaci. Sembra infatti – almeno secondo una prima ricostruzione effettuata dai Carabinieri – che ieri sera Setti si fosse presentato a casa del presunto assassino per avere dei chiarimenti.

Dalle prime indiscrezioni pare che l’operaio fosse anche armato di bastone e stesse per rivolgerlo verso il rivale. Che però l’avrebbe anticipato esplodendo due colpi di fucile, per poi rifugiarsi in casa. Il forte trambusto è stato chiaramente sentito dai vicini di casa che hanno immediatamente dato l’allarme al centralino del 112.

Immediato l’arrivo delle pattuglie dei Carabinieri che hanno arrestato l’uomo accusato di aver ucciso il cugino della moglie.

Un paese incredulo

Il bel paese di Siurgus Donigala è ancora scosso per il cruento fatto di cronaca. Gli ultimi omicidi, due, nel paese risalgono al lontano 2004, 12 anni fa. Nel mese di maggio, proprio a due passi dal bar centrale, Piero Desogus freddò a morte con alcuni colpi di fucile Ignazio Serra. Lo stesso anno, ma ad agosto, Bruno Boi uccise brutalmente a colpi di fucile Simone Melis. E ieri lo spettro dell’omicidio si è presentato un’altra volta nel tranquillo paese di Siurgus Donigala.