Durante la trasmissione Porta aPorta di Bruno Vespa interamente dedicata al terremoto che ha colpito il centro Italia, tra i vari ospiti sia in studio o in collegamento da Rieti è intervenuto il critico d'arte Vittorio Sgarbi. Secondo Sgarbi la ricostruzione di Amatrice o degli altri borghi danneggiati dal sisma va eseguita senza stravolgere l'aspetto originale e non bisogna ripetere gli errori commessi a L'Aquila e in Irpinia. In Abruzzo a L'Aquila appunto, dopo il Terremoto sono stati costruiti dei palazzoni in periferia, interi quartieri che nulla hanno a che vedere con la città, mentre in Irpinia colpita il 23 novembre 1980 da un violento sisma, alcuni paesi (sono ben 8 i borghi abbandonati dopo il terremoto) sono stati spostati addirittura in altri luoghi ricostruendoli da zero ma privandoli della loro storia, gli antichi borghi rimangono tutt'ora abbandonati, fermi al 23 novembre 1980.
Città nuova, popolo nuovo
Cambiando l'aspetto del luogo, spostando gli abitanti in palazzoni eretti su pianure, togliendo a quel popolo i loro vicoli, le loro piazzette o la loro antica fontana, quel popolo perde la sua identità. In un servizio andato in onda su RaiTV proprio 48 ore prima del terremoto, quasi come un presagio, il geologo Mario Tozzi oltre a fare il quadro completo su come si possono prevenirei disastri, ha visitato i paesi dell'alta Irpinia colpiti dal terremoto nel 1980. Tozzi intervistando gli abitanti dei nuovi paesi rinati lontani dai vecchi borghi, hanno confermato quello appena detto, la loro vita sociale è totalmente cambiata e quel clima che si respirava nell'antico borgo è andato ormai perso.
La storia e il lato artistico
Un altro accorgimento nel ricostruire un paese, ne ha parlato anche Sgarbi, è riuscire a preservare il patrimonio artistico-storico di ogni luogo. L'Italia è apprezzata in tutto il mondo per le sue chiese, i suoi monumenti, i dipinti e i suoi borghi quasi incantati ricchi di storia. Tutto questo non va cambiato, bisogna ricostruire con i canoni moderni ma rispettare il fascino di ogni paese.