L’incubo del 24 agosto che sta stringendo nella propria morsa il centro Italia, tra Lazio e Marche, è iniziato nel cuore della notte, con una serie di tre potenti scosse che hanno seminato panico e morte nella popolazione.La più forte, di magnitudo 6.0, è stata registrata alle 3:36, ha avuto come epicentro una regione distante 2 km da Accumoli (Rieti), 10 km da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e 10 km da Amatrice (Rieti), e un ipocentro, ovvero il punto all’interno della terra da cui inizia a propagarsi l’evento sismico, a soli 4 km di profondità.

La seconda e la terza, registrate a distanza ravvicinata alle ore 4:32 e 4:33, hanno avuto epicentro in prossimità di Norcia (Perugia), Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), e ipocentro più profondo rispetto alla precedente, tra gli 8 e i 9 km.

Il terremoto: bilanci aggiornati alle 13:30

Da quelle prime ore ad adesso il bilancio si è fatto sotto ogni aspetto via via più drammatico: 38 vittime nel funesto conteggio ufficiale (17 ad Amatrice, la città finora più colpita, 11 nella vicina Accumoli, 10 ad Arquata del Tronto), interi quartieri completamente rasi al suolo nei centri maggiormente colpiti, migliaia gli sfollati che stanno ricevendo primi soccorsi e sistemazione provvisoria e uno sciame sismico che al momento, intorno alle 13:30, non ha ancora accennato a sopirsi, con oltre 150 scosse, a partire dalla prima delle 3:36, di magnitudo compresa tra 2.3 e 5.4 e con ipocentro collocato tra i 3 km e i 14 km di profondità.

«Un evento sismico che, pur con le differenze date dal contesto, presenta molti aspetti similari conquello dell’Aquila del 2009 – commenta il capo del Dipartimento Protezione Civile Fabrizio Curcio - un Terremoto del genere si porta dietro una coda di repliche sismiche che saranno sicuramente numerose e tenderanno a diminuire di magnitudo, però non si può escludere che ci possano essere scosse paragonabili a quella principale».

Come comportarsidopo il terremoto

Ecco il vademecum della Croce Rossa con le norme di comportamento da seguire nel caso ci si trovi in una zona colpita da episodi tellurici.

«Non impegnate la zona della Salaria se non per motivi particolari e importanti perché lì passano i mezzi di soccorso alla popolazione» aggiunge come raccomandazione Curcio.Altro accorgimento che può risultare utile per sfollati o addirittura per chi è ancora sepolto è che tutti gli abitanti della zona tolgano la password dei propri sistemi WiFi.

Protezione civile e istituzioni hanno reso noti inumeri utiliper chi avesse bisogno di soccorsi. Soprattutto dato il rischio che, oltre alle scosse di assestamento, se ne verifichino altre di intensità pari a quelle di questa notte, l’elemento indispensabile per tutti, sia per chi avesse necessità d’aiuto che per chi volesse attivarsi per darlo, è quello di seguire le direttive delle autorità competenti.

Inumeri utiliche sono stati messi a disposizione e che si possono contattare in caso di bisogno sono:

  • 800.840.840per mettersi in contatto con laProtezione civile;
  • 803.555per parlare invece con un operatore dellasala operativadella Protezione civile.

Attiva sul posto anche la Confcommercio Rieti che ha infatti allestito un punto di raccolta in Piazza Mazzini per accogliere beni di prima necessità: acqua, scorte alimentari di base, vestiti e coperte.

Per chi volesse mettersi in contatto con l’associazione è possibile ricevere informazioni utili telefonando al numero 0746/485967.

Altro aspetto fondamentale in queste ore è la donazione di sangue. L'Avis del Lazioha dichiarato chesi può donare in tutti gli ospedali della Regione e anche la Fidas (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue) ha attivato il piano emergenza e ha invitato e invita ancora adesso i donatori di Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche a contattare Servizi trasfusionali e Unità di raccolta per programmare la donazione di sangue.