In questo periodo estivo, capita spesso d’imbattersi, sul bagnasciuga, in ambulanti che si dedicano al commercio di teli, vestiti, varia bigiotteria, giocattoli. La lotta alla vendita abusiva sulle spiagge, alcune volte, sembra non dissuadere chi è intenzionato ad acquistare con la speranza di fare un 'buon affare'. Questo tipo di shopping in spiaggia però potrebbe comportare il vedersi comminare delle multe salate. Ricordiamo infatti che già grazie al ‘Collegato ambientale' già chi getta per strada (e quindi non negli appositi contenitori) mozziconi di sigarette, gomme e fazzoletti rischierà una multa da 30 euro fino a 300 euro.
Ma inoltre contro chi acquista la merce contraffatta può scattare una sanzione amministrativa pecuniaria che può oscillare da un minimo di 100 euro fino a 7.000 euro.
A stabilirlo è la legge n. 99 del 2009 che disciplina l’ipotesi in cui l'acquirente acquista prodotti contraffatti. L’acquirente finale, quindi non deve partecipare in alcun modo alla catena di produzione, di diffusione e distribuzione dei prodotti contraffatti, ma deve limitarsi ad acquistarli per 'uso personale'. Viceversa alcune volte acquistare dvd, cd musicali, orologi contraffatti e borse firmate può costare ancora più caro: ovvero può scattare il reato della ricettazione.
Quando sussiste il reato di ricettazione?
Sussiste infatti il reato di cui all’articolo 648 c.p.
se le cose acquistate in spiaggia sono state rubate e chi acquista è consapevole di ciò. Ma questo non basta perché colui che abbia acquistato, lo deve fare con il fine di rivendere a sua volta la merce contraffatta. In tali casi scatta la ricettazione, essendo irrilevante se l’ulteriore commercio avvenga a titolo gratuito o a scopo di lucro.
La differenza quindi non concerne le modalità di vendita, ma la presenza o meno della buona fede di chi abbia acquistato e sia intenzionato e sua volta a rivenderle. Tale precisione è stata fatta anche dalla Corte di Cassazione, che ha accolto il ricorso presentato da un uomo, che dopo esser stato colto in possesso di un borsone pieno di vestiti firmati contraffatti è stato assolto dal reato di ricettazione.
Egli ha dovuto rispondere per l'illecito amministrativo previsto dalla L.n. 99 del 2009. (Cassazione sentenza n. 12870/2016)
Le misure messe in atto contro il commercio abusivo
Molti comuni italiani proprio per scoraggiare il commercio abusivo sulle spiagge, hanno predisposto un vademecum anti-falso, distribuendolo a tutti i gestori degli stabilimenti balneari. Gli utenti infatti non sono sempre consapevoli dei rischi in cui si può incorrere quando si compra merce contraffatta, rischi anche che si possono ripercuotere sulla salute. Spesso infatti i prodotti contraffatti non rispettano processi produttivi controllati, con potenziali rischi per il proprio organismo, proprio perché essi contengono agenti chimici, coloranti e collanti allergeni addirittura cancerogeni.
La contraffazione inoltre provoca danni indiretti anche sulla concorrenza sleale a danno degli imprenditori e sull’occupazione, oltre ad un danno allo Stato per evasione fiscale. Per restare sempre aggiornati su tali argomenti potetepremere il tasto segui accanto al nome dell'autore.