La notizia è emersa da poche ore, sembra che un tunisino di ventisei anni di nome Bilel Chiahoui meditasse un attacco terroristico suicida, tipico della lotta dell'estremismo islamico. Mentre in Italia si rafforza la sicurezza nei porti e nelle principali città considerate a rischio come Roma e Milano, o come qualcuno sospettava anche Firenze, uno dei cosiddetti 'lupi solitari' voleva attaccare Pisa. Non la città a caso ma l'elemento che più la rappresenta, la Torre di Pisa che è la settima meraviglia del mondo. Per il tunisino è scattato l'arresto e l'immediata richiesta di espulsione per crimini di stampo terroristico, che seppure fortunatamente non sono stato compiuti, erano più che una semplice idea campata in aria.

Il post su Facebook

L'allarme da parte delle forze dell'ordine è scattato quando su Facebook è apparso un messaggio non certo criptico ma ben chiaro da parte di Bilel Chihaoui, in cui dichiarava la sua volontà di morire come un martire per la causa islamica, e voleva farlo a Pisa, a quanto pare colpendo la Torre. Per questo motivo sono scattate subito le indagini da parte della polizia che si è messa sulle tracce del tunisino, e dopo aver individuato il luogo in cui si trovava è stato arrestato e condotto in carcere, per poi essere messo sulla lista di chi deve lasciare il Paese. Adesso a Pisa non passeranno una notte tranquilla, e nei prossimi giorni anche nella città Toscana saranno alzati i livelli di guardia e di controllo.

Legami con l'Isis e con il terrorismo organizzato

Dalle indagini effettuate sul soggetto colpevole di aver progettato un attentato, è emerso che non fosse semplicemente un 'lupo solitario', ma fosse legato a qualche organizzazione. Queste le parole degli inquirenti: 'Nei confronti del tunisino sono emerse infatti evidenze della sua vicinanza ideologica all'estremismo jihadista e all'Isis, anche in forza dei legami documentati con due foreign terrorist fighters tunisini recentemente deceduti mentre combattevano nel teatro di guerra siro-iracheno.'