All'alba di mercoledì scorso sulla Fondovalle Sangro, la sig.ra Daniela Martorella(operaia della Sevel), terminato il turno di notte, stava tornando a bomba con un collega che guidava una Renault Clio. Trovandosi due cinghiali nella carreggiata, il conducente ha cercato di evitare lo scontro con i dueanimali: l'uomoche portava la macchinaha sterzato colpendoil guardrailprovocando un sinistro frontale con un' autovettura che procedeva a senso inverso. Per la donna non c'è stato nulla da fare.

Le Dinamiche dell’incidente

I due stavano percorrendo la Fondovalle Sangro all'altezza dello svincolo tra Archi-Casoli, quando il collega che eraalla guida del veicolo, per evitare due cinghiali, ha sterzato bruscamente.L’urto con il guardrail ha fatto rimbalzare l’auto sul lato opposto della carreggiata, da cui proveniva una Ford Kuga con la quale si è scontrata frontalmente.La donna è stata sbalzata fuori dall’ abitacolo finendo sotto l’altra macchina.Le sue condizioni sono risultate subito gravi.

Trasportata all’ospedale di Teramo ha subito due interventi lunghi e delicati. Purtroppo le operazioni a cui la donna è stata sottoposta non sono bastate poiché le sue condizioni sono peggiorate a tal punto che i medici hanno diagnosticato la morte celebrale. Oggi potrebbero eseguire l’espianto delle cornee, autorizzato dai familiari.Le condizioni degli altri automobilisti coinvolti nell’incidente, trasportati all’ospedale di Chieti,per fortuna sembrerebbe che stiano invece migliorando.

La polemica sulla invasione dei cinghiali

Purtroppo la questione dei cinghiali, (ormai troppi nella zona), che possono causare incidenti più o meno gravi, sta creando delle forti tensioni degli abitanti e delle autorità locali.Il presidente della Copagri Abruzzo, Camillo D’Amico, dato il forte clamore che ha avuto l’ennesimo morto provocato da incidenti contro i cinghiali, ha sollecitato la Regione Abruzzodi vigilare affinché siano abbattuti all'interno delle riserve con maggiore frequenza e soprattutto in maniera più specifica mediante il metodo di selecontrollo nelle zone all'interno della riserva in cui la densità degli animali è molto alta e quindi secondo il presidente D’Amico, sarebbe opportuno istituire un tavolo di confronto per individuare soluzioni più incisive al problema.