Sarà a breve presentataalleCommissioni Esteri e Difesa delle Camere la decisione del governo, che prevede l'invio di 300 uominiin Libia, precisamente nella città di Misurata. Si tratta di200 paracadutisti della Folgoree 100 fra medici e infermieri, i quali dovranno occuparsidella costruzione di un nuovoospedale da campo nei pressi dell'aeroporto della città, di garantire la sicurezza dell'area adiacente e di prestare soccorso alle vittime causate dalle lotte intestine che ormai da troppo tempo affliggono il Paese nordafricano.

La guerra per il controllo del petrolio

È il generale Haftar che, rimasto fedele al vecchio ordinamento assolutista instaurato dal deceduto "tiranno"Gheddafi, continua a minacciare la sicurezza dello Stato libico, con l'intento di controllarne i pozzi petroliferi. Dopo la vittoria ai danni dell'esercito di Tripoli, gli uominidi Haftar, sostenuti dall'Egitto, sono riusciti a conquistarei porti di Ras Lanuf e Sidra, che forniscono più della metà delpetrolio dell'intero paese, più i porti di Zueitina e Brega che, secondo alcune fonti, sarebbero anch'essi caduti sotto il controllo nemico.

Questi eventi, insieme al terrore già sparso dagli estremisti dell'Isis, portano ad un'esponenziale crescita del caos in Libia.

L'ultima battaglia combattuta dall'esercito regolare contro i militanti delDaesh ha causato la morte di circa 500 persone, mentre il numero dei feriti supera i2.000. Ilvice-premierAhmed Maitig,preoccupato per le conseguenze a cui potrebbe portarequesto orribile conflitto, ha inviato unarichiesta di aiuto medico, ufficializzata dal sottosegretario agli EsteriEnzo Amendola.

Intanto il presidente del consiglio libico Fayez al Sarraj ha annunciato la controffensiva per la riconquista dei porti petroliferi, per proseguire in un'operazione che consenta allaLibiadi continuare a lottare per raggiungere l'agognatastabilità e sicurezza. L'organismo esecutivo libico ha tuttavia espresso la sua preoccupazione riguardo tale dichiarazione perché, certe decisioni, se non prese con razionalità, potrebberocausare numeroseperdite fra la popolazione, minando lapossibile pacificazione del paese e l'unità nazionale.

Folgore prontaad intervenire

Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha affermato che il governo italiano ha accolto la richiesta diTripoli ed è pronto ad intervenire per favorire la costruzione di un nuovo ospedale militare, grazie al quale offrire sostegno medico a tutti coloro che combattono controHaftare il terrorismo dello stato islamico. L'area nella quale interverrannoi 300uomini del reparto medico e dellabrigata Folgore, è la stessa nella quale sono già dispiegate le altre forze armateitaliane che, insieme agli uomini dell'esercito americano ed inglese, sono impegnate nella lotta contro il Califfato.

Il governo italiano e quello diSarraj avrebbero già discusso i dettagli della missione.Si tratta di un'operazione umanitaria e militare, durante la quale gli uomini dell'esercito italiano dovranno costruire il campo ospedaliero nei pressi dell'aeroporto di Misuratae presidiarlo costantemente al fine di proteggerlo.

I 100 medici inviati si occuperanno, inoltre, dell'assistenza ai feriticausati dal conflitto.

Secondo quanto dichiarato dalministro della Difesa Roberta Pinotti, l'intervento dell'italia è fondamentaleper prestare soccorso ai "valorosi combattenti contro il terrorismo e contro l'Isis". Ha inoltre aggiunto che finora l'Italia si è già resa utile all'esercito libico, inviando medicinali alla popolazione, e cheora è pronta a farlo direttamente sul posto.Nonostante la missione rientri nell'ambito degli interventi umanitari e militari disposti dall'Onu, il presidente del consiglio Matteo Renziha chiesto al ministro Pinottidi ottenere il sostegno del Parlamento,in quantosi tratta di un'operazione che potrebbe avererisvolti politici delicati.