Durante la messa celebrata da Papa Francesco a Santa Marta, il pontefice ha parlato dell'atroce morte di padre Jacque Hamel avvenuta il 26 di luglio scorso paragonandola a una morte da martire, morendo nel rispetto delle sue idee religiose e dando esempio a tutti per vivere senza paura. Nelle numerose dichiarazioni fatte, il santo padre esprime anche il desiderio che tutte le religioni affermino apertamente che uccidere in nome di dio è un atto satanico.

Ricordando gli eventi

Alle 10 del mattino del 26 luglio scorso, nella piccola chiesa del paesino di Saint-Etienne-du-Rouvray in Normandia, due terroristi jihadisti feceroirruzione nel santo edificio mentre si stava celebrando la messa, sequestrando l’anziano prete e altre quattro persone (due suore e due fedeli).

I terroristi, Malik Petityean e Abel Kermiche, di nazionalità francese per nascita ma figli di immigrati, obbligarono padre Jacques ad inginocchiarsi davanti al sacro altare e dopo le ormai tristemente famose parole “allahu akbar” uno di loro con un coltello sferrò un brutale colpo alla gola del religioso. Durante questo atroce atto, il secondo criminale riprende la raccapricciante esecuzione con il cellulare. Durante questi momenti di furia e panico, una delle suore riuscì a scappare ed avvertire le forze dell’ordine che sono subito intervenute.

Grazie al celere intervento delle teste di cuoio del Bri e gli uomini del Raid i due assalitori sono stati neutralizzati e uccisi dopo circa un’ora.

Chi era padre Jacques Hamel

La morte di padre Jacques Hamel lascia un triste vuoto nella cittadina dove viene ricordato come un personaggio carismatico e votato alla fratellanza tanto da essere stato integrato nel comitato interreligioso regionale della fede musulmana dopo gli atti terroristici avvenuti in Francia nel 2015.

Ritiratosi a 75 anni aveva deciso di continuare a servire come prete ausiliario e la santa sede lo destinò circa 10 anni faa ufficiare messe nella piccola chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray. La scelta fu presa considerando la comunità lì presente, costituita da cittadini di diverse etnie con una marcata presenza di cittadini di religione musulmana.