Una storia terribile quella che vede protagonista Natascha Kampusch, una 28enne austriaca che venne rapita dal folle Wolgang Priklopil quando aveva 10 anni. La ragazzina, dopo 9 anni di prigionia in quella casa alle porte di Vienna, riuscì a fuggire. Oggi, però, trascorre tutti i weekend in quel posto.

9 anni da incubo per Natascha Kampusch

Sembrerà strano, ma Natascha Kampusch non solo non ha cancellato dalla sua vita il luogo in cui, per 9 anni, è stata rinchiusa e seviziata, ma torna ancora lì. Pare che Natascha curi quella casa perché si sente meglio.

E' come una terapia. La 28enne, durante una lunga intervista al Daily Mail, ha rievocato i terribili momenti in quella casa. Il quarantenne Priklopil la rapì all'uscita di scuola e la portò nella sua casa. Natascha veniva costantemente violentata e picchiata. 9 anni da incubo per una ragazzina di soli 10 anni. Eppure oggi Natascha non teme quel luogo: recentemente ha mostrato le camere della casa degli orrori alla giornalista di Channel Seven Rahni Sadler. Nessuna paura, anzi osservare tale location rappresenta una terapia per la 28enne.

Natascha Kampusch sfruttò una disattenzione di Priklopil per fuggire

La storia di Natasha Kampusch è drammatica e commovente. Priklopil, un tecnico informatico apparentemente integerrimo, voleva che quella bambina diventasse la sua schiava.

Ci riuscì. Dopo quasi 9 anni, però, la Kampusch sfruttò una disattenzione del suo aguzzino (si era allontanato perché il telefono cellulare non prendeva) e si allontanò dalla casa degli orrori. In quel momento Natascha riconquistò quella libertà che aveva perso tanti anni prima. Priklopil, un uomo schizofrenico e freddo, si accorse subito dell'assenza della sua 'preda e decise di togliersi la vita lanciandosi contro un treno in transito.

Era il 2006.

Oggi Natasha non vuole che la casa degli orrori venga modificata, che diventi una specie di 'parco a tema'. La 28enne è diventata molto popolare e, recentemente, ha scritto un altro libro, intitolato 'Ten years of freedom'. Non è certamente semplice tornare a condurre una vita normale dopo un'esperienza terribile come quella vissuta dalla giovane austriaca.