Si è spento all'età di 93 anni l'ex presidente israeliano Shimon Peres, dopo due settimane trascorse presso l'ospedale Sheba di Tel Aviv, in cui si trovava ricoverato in seguito ad un'ischemia cerebrale. A lui è rivolta tutta l'attenzione e l'affetto di una popolazione che saluta, con grande tristezza, un leader tanto ammirato quanto amato.

Ultimo dei padri fondatori d'Israele

Un uomo, una storia, una parte fondamentale dello Stato e del popolo israeliano. Ultimo dei padri fondatori del paese, Peres si annovera tra i firmatari degli accordi di pace di Oslo del 1993, per i quali gli viene conferito il premio Nobel per la pace, condiviso con Yitzhak Rabin e Yasser Arafat, allora premier israeliano e presidente palestinese.La ricerca di un dialogo tra Israele ed il mondo arabo è stata portata avanti da Peres anche in seguito, al termine del suo mandato presidenziale (nel 2014), in particolar modo attraverso il Centro Peres per la Pace di Jaffa, di sua fondazione.

'La pace, unica alternativa'

"Non c'è alternativa alla pace. E fare guerra è senza senso". Così diceva un figlio di allevatori che dal proprio mestiere ha imparato ad apprezzare anche e soprattutto le piccole cose, quei particolari che nel complesso possono essere fondamentali. Non è possibile occuparsi di grandi problemi senza guardare in piccolo, un leitmotiv che lo ha spinto a spronare il proprio paese a pensare "fuori dalla scatola", come diceva lui. Fu questo spirito a convincere David Ben Gurion, storico fondatore di Israele, a prenderlo con sé all'età di 28 anni. Nel 1948, Peres è a capo della marina israeliana durante la guerra d'indipendenza; un anno più tardi dirigerà il ministero della Difesa.

Tra le prime imprese, la guerra nel Sinai del 1956 condotta da Tzahal, lo porta alla costruzione della centrale atomica di Dimona, e all'acquisizione del caccia francese Dassault Mirage III, aereo militare a reazione. In qualità di membro del Partito Mapai, Peres viene eletto nel 1959 alla Knesset. E a partire dal 1965 lavora per la formazione del partito Rafi, poi riconciliatosi nuovamente tre anni più tardi con il Mapai, costituendo il Partito Laburista Israeliano.

In seguito, Shimon Peres verrà nominato Ministro dell'Assorbimento nel 1969 e Ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni nel 1970.

L'attività politica

L'attività di primo ministro vede luce nel 1984, con una coalizione formata dal Partito Laburista, dal Likud dell'avversario Yitzhak Shamir e da partiti minori. Nel 1994, in seguito agli Accordi di Oslo, Peres rimane fermamente convinto nella difesa degli Accordi e dell'Autorità Palestinese, e nel 2001 prende il posto di Barak alla leadership del Partito Laburista, guidandolo nel governo di Unità Nazionale con il Likud di Ariel Sharon, assumendo la carica di Ministro degli Esteri.

Il 13 giugno 2007 Shimon Peres viene eletto nono presidente di Israele. La linea politica di Peres pone forte attenzione ad una pace basata sulla cooperazione economica, con particolare interesse alla risoluzione dei problemi di Gaza, come dimostrato tra le altre occasioni, dall'incontro segreto con Yasser Arafat avvenuto a Londra, nel tentativo di creare una base di negoziazione, nella continua ricerca di un dialogo con l'OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina). Tra i grandi estimatori del lavoro di Peres, l'ex presidente Bill Clinton, Barack Obama, così come anche Woody Allen, che aveva commentato il suo operato con sentite congratulazioni "di un cattivo ebreo ad un grande ebreo", specialmente in merito ai continui viaggi in nome della propria causa.

Viaggi che già a gennaio avevano dovuto affrontare una sosta di diversi giorni a causa di aritmie cardiache. Domani, la salma di Peres verrà esposta presso la Knesset, sede del parlamento israeliano, alla quale porteranno gli omaggi i capi delle maggiori potenze mondiali.