È stato un attimo, un tuffo. Poi il buio. Aveva undici anni il bambino ritrovato inerme in un canale di irrigazione nel Maccarese, comune di Fiumicino. A rinvenire il corpo Christian Piccinini, agente di polizia fuori servizio del commissariato di Ostia, che, notato il corpo, si è subito accinto al soccorso nel tentativo di salvargli la vita. Ogni manovra di rianimazione è stata però inutile, per il piccolo Alessandro non vi era più nulla da poter fare. Sul posto presenti forze di polizia, vigili del fuoco e 118.
Prime indagini indicano che in seguito all'uscita dalla scuola limitrofa, "L'isola che non c'è", il piccolo si sarebbe diretto a pranzo dai nonni, ad appena duecento metri dal canale, per poi uscire a giocare con alcuni amici.
Verso le 15.45 però, non vedendolo più tornare, la nonna della vittima urlando ha immediatamente avvertito i vicini, con i quali si è subito iniziata la ricerca. Alle 16.00 sono iniziate le chiamate di soccorso. La polizia sul luogo sta provvedendo ad interrogare i testimoni. Ma molti sono i punti bui della vicenda. A un primo esame non sembrerebbero essere presenti segni di violenza sul bambino, l'ipotesi più accreditata è una caduta accidentale. Si attende l'autopsia per maggiori dettagli, mentre le forze dell'ordine stanno indagando sulla possibilità di altre presenze durante la caduta, e sul punto esatto in cui sarebbe avvenuta. La Procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo sui genitori di Alessandro, il quale sarebbe stato seguito da un assistente educatrice culturale.
Il bimbo avrebbe, infatti, fatto parola di una situazione familiare molto difficile, dichiarando di non poterne più. "La scomparsa del piccolo Alessandro è una tragedia immane che lascia la nostra comunità senza parole e sconvolta", così si esprime il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino.
Appena due mesi fa, un'altra la tragedia consumata nell'area di Maccarese. Nel tentativo di salvare il proprio cane, un finanziere sarebbe infatti annegato in un secondo canale della zona.