Condotte colabrodo e acquedotto incompleto. Le falle idriche uniscono centro e periferie della cittadina ufitana. Se lungo i principali assi viari sono in molti a reclamare, a ragione,il ripristino del servizio idrico notturno, ci sono altri quartieri lasciati addirittura senza acquedotto e rete fognaria. È assurdo pensare che nel 2016 esistano ancora abitazioni prive di un vitale servizio come quello dell’Acqua pubblica, invece è proprio quello che accade a Grottaminarda: in Feudo Cortesano. Qui anche un bene indispensabile al soddisfacimento di esigenze di vita primarie viene negato ai cittadini, costretti a un prelievo diverso da quello dell’acquedotto.

L’acqua, per intenderci, viene estratta direttamente da pozzi artesiani realizzati e manutenuti a spese dei residenti.

Esclusi dal bene comune

Come sia possibile che cittadini italiani, nel 2016, siano esclusi dal godimento di un bene comune, resta ancora un mistero; come resta un mistero il motivo dell’inoperosità di tutti gli amministratori locali che si sono avvicendati negli ultimi lustri. Inoperosità pregressa che non giustifica, però, il silenzio dell'attuale Sindaco di Grottaminarda, Angelo Cobino, e l'inefficienza dell'Ufficio Tecnico Comunale in cui, sepolto in qualche cassetto, ci dovrebbe essere anche un progetto di adeguamento e ampliamento delle condotte.

Da qui l’idea di far arrivare nelle stanze della Giunta un messaggio chiaro e deciso.

Per un'assurda coincidenza,come avvenuto per le bollette della depurazione, lo stesso è capitato anche a ancheLuigiMustone.

Pagareper un disservizio

Mustone, (infoto)ha dovuto pagare per servizi mai erogati dall'Amministrazione pubblica. La rabbia è tanta visto che, dopo aver versato tutti i contributi dovuti per l’attività costruttiva (legge n.10 del 1977, cosiddettaBucalossi), gli è stata negata ogni tipo di infrastruttura che potesse soddisfare le esigenze della propria abitazione.

Mustone ci scherza su perché da esperto idraulico è riuscito a risolvere il problema idrico collegando un motorino a un pozzo artesiano e allacciando i tubi all'abitazione; ma, senza voler ricordare a tutti gli alti costi sostenuti per la realizzazione di questo ingegnoso sistema, è necessario almeno sottolineare che Luigi Mustone deve, ogni settimana, provvedere a dotarsi di una scorta di acqua da utilizzare perdissetarsi e cucinare: quelladel pozzonon è controllata e quindi non potabile.

Signor Sindaco di Grottaminarda, che ne pensa: "Èarrivato il momento di risolvere tali mancanze?"