Prosegue inesorabile il dramma del popolo siriano e della città di Aleppo dove continuano senza tregua i bombardamenti sulla città ormai rasa al suolo e in cui la popolazione è ormai allo sfinimento.Nonostante le richieste pervenute dall'Onu di un cessate il fuoco a scopo umanitario le parti in conflitto hanno continuato i combattimentie questo non ha permesso a nessun aiuto di arrivare nella zona calda. Fatto questo che ha costretto l'organizzazione internazionale a sospendere ufficialmente la task force umanitaria.
"Nessun convoglio umanitario ha potuto raggiungere la parte assediata di Aleppo" ha spiegato l'inviato speciale dell'Onu per la Siria, Staffan de Mistura.
Lo stesso rappresentante delle Nazioni Unite ha attaccato successivamente le parti in causa per i continui combattimenti che non permettono di raggiungere i civili: “Tutto quello che sentiamo dalla Siria – ha dichiarato deMistura – è solo combattimenti, bombardamenti, offensive, controffensive, razzi, napalm, cloro, cecchini, barili bomba, attentatori suicidi”.
Bombardamenti continui sulla città
Mentre l'Onu continua a chiedere una tregua di 48 ore per soccorrere i civili, la Russia due giorni fa, 16 Agosto, ha utilizzato due caccia(Tupolev-22 e Sukhoi-34) partiti dallabase di Hamadan in Iran e ha bombardato ancora una volta Aleppo.In alcuni dei raidcontro due zone in mano a fazioni dei ribelli sono morte 31 persone, di cui 19 civili e 12 soldati appartenenti alle opposizioni al regime Assad.La situazione per i civili è sempre più complessa e drammatica: da una parte assistiamo all'avanzata della coalizione curda e araba con l'appoggio degli USA, mentre dall'altra sono sempre più massicci e frequenti i bombardamenti aerei soprattutto dopo l'ingresso della Cina al fianco di Assad e l'apertura delle proprie basi militari dell'Iran per favorire la Russia.
La tristezza di una città negli occhi di un bambino
"Quello che sta avvenendo ad Aleppo è una tragedia umanitaria senza precedenti". Con queste parole ieri, 17 Agosto, il segretario generale dell'OnuBan Ki-moonaveva descritto la situazione della città simbolo della guerra siriana.Ad affiancare la parola catastrofe a quello che sta succedendo in Siria è sicuramente meglio di mille parole l'immagine che sta facendo il giro del mondodi un bambino di 5 anni con il volto coperto di sangue e di polvere seduto su un'ambulanza.
Il bambino, il cui nome èOmran Daqneesh,è stato estratto vivo dalle macerie di un palazzo crollato a seguito di un raid aereo e nel video dell'Aleppo Media Center mostra una sguardo perso e triste, senza speranza e rassegnato ad una guerra che sembra infinita.